Un derby che vale una buona fetta di stagione, inutile nasconderlo. Si tratta di un testa a testa per la classifica, per le ambizioni, anche per un diverso modus operandi in una stagione che ha raccontato finora tutto e il suo contrario. Il Milan ci arriva da secondo, prima volta in stagione. Il momento più difficile e amaro. La squadra di Conte si presenta sulla scia di un entusiasmo significativo, senz’altro agevolato – in chiave futura – dall’unico impegno che vedrà coinvolta la squadra con l’allenatore largamente più pagato. Va detto anche questo.

Giovedì… Per il Milan, il derby sarà il secondo step settimanale visto che prima ci sarà la Stella Rossa in trasferta. Giovedì alle 19, con il derby in programma domenica alle 15. Per il Milan tutto regolare e fattibile, cosa che (non) sarebbe stata – immaginiamo – per l’altra sponda. Una sola giornata intera per recuperare, concentrati e senza piagnistei: il Milan proverà a ritrovare l’entusiasmo in Europa, ma nel bilancio della stracittadina non potrà mancare il “peso” della trasferta europea.

Troppo brutti. Difficile prevedere l’atteggiamento in campo dei rossoneri, chiamati ad una reazione immediata e imponente dopo la sconfitta più brutta e pesante possibile. Al “Picco” un Milan quasi irriconoscibile ha chiuso i novanta minuti senza un tiro in porta: spaesato, a tratti impotente. Avvilente. L’Inter si gode la vetta conquistata dopo ventidue giornate e, guardando il Milan, sta già immaginando una possibile vittoria che la proietterebbe a più quattro. Niente di inaspettato, ma qualcosa che i nerazzurri – a questo punto – hanno il diktat di conquistare. Meno aspettative, forse, per un Milan che riparte alla conquista di un posto nella prossima Champions.

Due colori. Poi, si sa, nei derby non esistono mai favoriti, oggi meno che mai. Certo è che l’eventuale miracolo sportivo dovrà farlo il Milan, mentre per Conte e i suoi si tratterà di una conferma, provando a mantenere il ritmo in un momento che chiede sacrifici solamente in campionato. Da spettatori, non ricordiamo un derby recente più atteso di questo. La differenza, ad oggi, sta in un punto. Sarà bello viverlo. Sarà bello ricordare quali sono i due colori della nostra città. Sarà bello farlo il 21 febbraio: l’ultima volta, nel 2004, ci pensò Seedorf…