Le settimane successive all’ultima giornata dello scorso campionato, sono state scandite da separazioni molto significative: prima Ibrahimovic, poi Maldini, infine Tonali. Sembravano picconate durissime, colpi dai quali sarebbe stato impossibile riprendersi per il Milan.
Il mercato ha faticato a decollare, finché poi è arrivato il periodo degli annunci, dove con costanza invidiabile la società ha saputo chiudere tutti gli obiettivi dichiarati. Possiamo affermare che l’attaccante sia stato l’unico trigger point: prima Thuram soffiato dall’Inter e poi Taremi non acquistato in circostanze ancora tutte da dirimere.
Un’estate in ogni caso passata nello scetticismo, più tra i tifosi rossoneri che non tra i media. La frizzantezza infatti della rivoluzione del Diavolo ha solleticato gli addetti ai lavori più che i supporter del Milan.
Dopo tre giornate essere a punteggio pieno, avendo giocato due trasferte, di cui una contro la Roma che rappresenta una contender per i primi quattro posti, è qualcosa che in pochi in ogni caso avrebbero pronosticato. Men che meno con prestazioni così convincenti, al netto di qualche palla gol di troppo concessa o cambi ritardati di qualche minuto.
Il sorteggio Champions ha aggiunto pepe ad un inizio di stagione già stimolante di suo. Ora la sosta nazionali, con una tranquillità inaspettata e una classifica che fa sorridere, anche perché le dirette concorrenti hanno balbettato. Tutte, eccetto l’Inter, che sarà come noto l’avversario alla ripresa. Si tornerà in campo e sarà subito derby, per capire chi è davvero questo Milan.