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Sheva porta il “suo” Milan fino al 120°, ma Leao e Saelemaekers regolano il Genoa in rimonta

Il Milan fa il suo debutto stagionale in Coppa Italia, ospitando a San Siro per gli ottavi di finale il Genoa di Andriy Shevchenko, quasi certamente all’ultima partita sulla panchina del Grifone. Pioli cambia sei uomini rispetto all’undici vittorioso domenica a Venezia: dentro Tomori, Krunic, Messias, Maldini, Rebic e Giroud al posto di Florenzi, Bakayoko, Saelemaekers, Diaz, Leao ed Ibrahimovic. Sheva risponde con un 4-3-3 con Yeboah ed Ekuban ai lati di Caicedo.

Milan-Genoa, primo tempo

Parte meglio il Milan, che dopo quattro minuti ha subito un’occasione importante per sbloccarla: angolo dalla destra, a centro area svetta Krunic che di testa centra in pieno la traversa. All’undicesimo ci prova Messias, ma la sua conclusione su cross di Rebic termina alta. Alla prima occasione, però, il Genoa passa: corner battuto da Portanova, sul secondo palo Theo Hernandez si dimentica di marcare Ostigard che di testa non lascia scampo a Maignan. Poco dopo, tegola per Pioli, costretto a sostituire Tomori per un problema al ginocchio: al suo posto entra Florenzi. Il Milan è in grande difficoltà sui calci d’angolo per per poco non subisce il raddoppio: dagli sviluppi di un corner, Yeboah anticipa Maignan, che esce a vuoto, e di testa sfiora il palo. A cinque dalla fine, Grifone ancora a centimetri dal gol: Ekuban mette in mezzo un pallone, che arriva sui piedi di Portanova, il quale da due passi calcia sull’esterno della rete. All’intervallo dunque, il tabellone di San Siro recita Milan-Genoa 0-1, ed è un risultato tutto sommato giusto per quanto visto in campo: un Diavolo pericoloso solo al quarto minuto contro un Genoa compatto e vicino al raddoppio in più di un occasione.

Milan-Genoa, secondo tempo

Nonostante un Milan non certo indimenticabile nel primo tempo, Pioli decide di non operare alcun cambio, come del resto fa Sheva, evidentemente soddisfatto dei suoi. Non passa nemmeno un minuto, che il Genoa ha subito un’ottima chance: un rimpallo tra Florenzi e Krunic favorisce Ekuban che mette in mezzo per Portanova, il quale in spaccata non inquadra la porta. Ma è clamorosa l’occasione che capita al Milan sul ribaltamento di fronte: punizione di Messias per la testa di Giroud, che però trova il gran riflesso di Semper. Poco dopo l’ora di gioco, Pioli prova a dare una sterzata ad una partita complicata: dentro insieme Bakayoko, Diaz e Leao al posto di Krunic, Maldini e Rebic, mentre Shevchenko risponde con Destro per Caicedo. Il Milan prova a riversarsi in avanti: al 67° cross di Leao, a centro area ci prova Messias di testa, mandando però alto. Ad un quarto d’ora dalla fine, il Milan la pareggia: Diaz serve Theo Hernandez, che di prima mette in mezzo: fantastico lo stacco di Olivier Giroud, che la mette quasi all’incrocio lasciando immobile Semper. Poco dopo, azione simile: stavolta l’assist è di Leao, ma stavolta l’attaccante francese non riesce a girare di testa nello specchio. A dieci dalla fine, Pioli si gioca anche l’ultima carta presente in panchina: dentro Saelemaekers per un Messias alquanto opaco. Il Genoa prova a ridurre un po’ la pressione del Milan, portandosi avanti con Melegoni che mira al secondo palo: la palla non gira abbastanza e Maignan la accompagna fuori con lo sguardo. Nei sei minuti di recupero, il Milan non riesce a costruire un’occasione pulita per il sorpasso, e dunque a San Siro si va ai tempi supplementari.

Milan-Genoa, tempi supplementari

Dopo tre minuti, Milan subito a centimetri dal gol: Leao controlla in area, tira sotto le gambe di Vanheusden mirando al palo lontano, ma trova la grandissima parata di Semper che con la punta dell’ultimo dito manda in angolo. Sugli sviluppi del corner, è Tonali a mettere paura al Genoa, con un gran tiro dai venticinque metri, che fa la barba all’incrocio dei pali. Il Milan è tambureggiante: Hernandez serve Saelemaekers, che da ottima posizione controlla male e viene chiuso al momento del tiro. Minuto 102, e arriva finalmente il sorpasso Milan! Rafael Leao riceve palla sulla fascia di competenza, alza la testa e cerca il cross con il sinistro: ne esce fuori una traiettoria beffarda che colpisce il palo opposto e si insacca beffando Semper per il 2-1 con cui si conclude il primo tempo supplementare.

Subito il gol dello svantaggio, il Genoa abbandona la timidezza e prova ad alzare il baricentro: ad inizio secondo tempo, si rende pericoloso Ostigard, che dopo un goffo tentativo di rovesciata ci prova con il sinistro mandando alto di un niente. Sul ribaltamento di fronte, Brahim Diaz ha sul destro il pallone per chiudere la partita dopo un’ottima azione di Saelemaekers, ma il suo piattone termina alto. La partita, con le due squadre stanche, vive di fiammate: per il Genoa ci prova il neoentrato Ghiglione, che con il destro chiama Maignan alla respinta in corner. Subito dopo, il Milan la chiude: Theo Hernandez sprinta sulla sinistra, serve l’accorrente Alexis Saelemaekers, che stavolta non può sbagliare il rigore in movimento. A due dalla fine, mister Pioli concede il debutto ufficiale in Prima Squadra ed Emil Roback, attaccante svedese classe 2003, che prende il posto di Giroud. Aureliano fischia la fine dopo un minuto di recupero: il Milan accede ai Quarti di finale di Coppa Italia, dove affronterà la vincente di Lazio-Udinese, in programma martedì.

Milan-Genoa: Rafael Leao e Francesco Cassata (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan-Genoa: Rafael Leao e Francesco Cassata (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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