Siamo all’antivigilia della ripresa del campionato e purtroppo il Milan è già in mood emergenza. La questione portiere potrebbe aver trovato una soluzione con l’acquisto del colombiano Devis Vasquez che questa mattina ha sostenuto le visite mediche alla clinica La Madonnina. Resta invece aperta la tematica legata all’attacco.

L’assenza contemporanea di Ibrahimovic, Origi, Rebic, Messias, con Giroud in gruppo da pochi giorni e con Krunic ancora ai box per problemi muscolari, pone diversi quesiti su questa zona di campo e come tecnico e società possono interpretare il futuro prossimo.

Numericamente il roster dà la possibilità a Pioli di operare delle scelte, nonostante i tanti indisponibili. Tuttavia è la qualità di queste opzioni che fa pensare. Leao sulla sinistra non verrà impiegato subito 90 minuti immaginiamo, pertanto è probabile che qualche minuto l’avrà Adli, che però nelle amichevoli della sosta non ha particolarmente convinto.

Uno dei pochi piuttosto certi del posto è Saelemaekers, che rientra dall’infortunio al ginocchio che l’ha estromesso dal campo per due mesi abbondanti. La trequarti invece non ha un padrone, come da inizio stagione, e una chance l’avranno sia Diaz che De Ketelaere. Entrambi, per ragioni diverse, saranno chiamati da subito a riscattare un andamento discontinuo e una falsa partenza.

E la prima punta? A Salerno potrebbe essere Lazetic, 2004 che in Primavera fa la differenza, verosimilmente giocherà uno spezzone contro la Salernitana, ma sarà lui nelle prossime settimane il vice Giroud? Gli impegni ravvicinati della ripresa impongono al club di far alcune valutazioni.

La prima, come anticipato prima, è che al di là delle assenze di lungo corso e non, la rosa è comunque ampia e questo non facilita le operazioni di mercato. Vedendo i tanti papabili verrebbe da pensare che prima di acquistare forse occorra pensare a sfoltire, ma come?

La difficoltà riteniamo stia proprio qui; chiaro che non si possano avere quattro o cinque opzioni in ogni ruolo, ma è altrettanto vero che le alternative non devono solo dar respiro ai titolari. Dovrebbero esser cambi in grado di cambiare le partite.

In questo senso purtroppo il mercato estivo non ha dato molto. Ora dunque sarà interessante capire come si muoverà la dirigenza perché 7 partite in 25 giorni, tra campionato, Supercoppa Italiana e Coppa Italia, rappresentano una fetta importante di stagione.

Vendere o operare dei prestiti tra attaccanti ed esterni per lasciar spazio a nuovi acquisti? Una sfida alla quale Maldini e Massara staranno certamente già pensando e che potrebbe cambiare il futuro prossimo rossonero. Si aprono le danze del calciomercato invernale: stiamo a guardare.