Filippo Galli ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Gazzetta.it per parlare del nuovo progetto Milan Futuro. Ecco un estratto del suo intervento: dalla seconda squadra ai singoli.
Sul progetto Milan Futuro: “Mi piace e tra l’altro è un progetto che avevamo iniziato nella stagione 2017-18, quando c’ero ancora io. Poi naufragò, la situazione era un po’ precaria e non c’era la voglia di investire fino in fondo. Però è un progetto importante, perché entra in un contesto italiano che non riesce ad accelerare la formazione dei ragazzi. La seconda squadra permette loro di colmare quel gap e creare qualcosa di concreto al vertice di questa filiera. Un gap tra i settori giovanili e quanto viene richiesto a chi entra nel mondo della Serie A. Giocare in C è propedeutico al completamento del percorso formativo“.
Sulle conseguenze per la Primavera: “Per la Primavera non è né un bene né un male. Bisogna solo essere più bravi a saper gestire, monitorare e regolare il flusso di giocatori che dall’U18 passeranno in Primavera e che dalla Primavera passeranno in seconda squadra nel corso dell’annata. Parlo di gestione e monitoraggio perché in quelle fasce di età possono esserci miglioramenti o regressioni improvvise“.
Su Torriani: “Non credo che necessariamente sbagliasse chi non lo faceva giocare. Un ragazzo può avere uno scatto importante di crescita, sia fisico sia nella personalità. Serve anche un po’ di fortuna, Torriani negli USA si è messo in mostra perché si è infortunato Sportiello. Il percorso di Donnarumma non è comparabile, lì c’è stata una volontà tecnica dell’allenatore, è un caso unico“.
Su Liberali: “È uno di quei talenti davvero difficile da trovare, perché sa giocare nel traffico. I calciatori di qualità al giorno d’oggi giocano per lo più in fascia, dove conta molto anche la velocità e la gamba, più che il dribbling secco. Invece là in mezzo c’è, appunto, il traffico, sei sollecitato continuamente a prendere decisioni, a cambiarle, a diversificare il gesto tecnico. E in quel contesto la qualità, se ce l’hai, viene fuori“.
Su Zeroli: “Arriva dall’attività di base, ha il Dna Milan e quindi non va bene, ma benissimo“.
Su Camarda: “Ha ovviamente tutte le potenzialità per entrare nel giro della prima squadra, speriamo prosegua il suo percorso di crescita. Per i ragazzi come lui è importante, oltre a dimostrare il talento, continuare ad apprendere. Lui fin qui l’ha saputo fare molto bene“.