Il Milan archivia la sconfitta di martedì in Champions League, trovando la seconda vittoria consecutiva in campionato: dopo la Fiorentina, a San Siro cade anche il Frosinone, sconfitto con il punteggio di 3-1.
Milan-Frosinone, primo tempo
Per ovviare all’assenza per infortunio di quattro difensori centrali su cinque, Pioli preferisce adattare in mezzo Theo Hernandez (con Florenzi terzino sinistro) anzichè schierare il giovane Simic. A centrocampo, Musah vince il ballottaggio con Krunic e Adli per affiancare Reijnders e Loftus-Cheek; davanti tridente obbligato con Chukwuese e Pulisic ai lati di Jovic. Anche Di Francesco ha problemi difensivi e adatta il centrale Monterisi come terzino destro, con Oyono sul versante opposto. Davanti Cuni ancora preferito a Cheddira. Il match si dimostra subito equilibrato, perchè il Frosinone conferma la sua tendenza a giocare a viso aperto senza speculare su difesa e contropiede. Dopo un cross di Musah deviato da Romagnoli, con Turati reattivo sul primo palo, ci prova Florenzi con un sinistro al volo, senza però trovare la porta. Subito dopo, conclusione dai venti metri di Chukwueze, deviazione di Okoli e palla a lato di poco.
Intorno alla mezz’ora, si fa vedere il Frosinone: prima Ibrahimovic calcia sul fondo, poi Oyono parte dalla sua metà campo ed arriva ai venti metri, calciando a lato non di molto. A tre dall’intervallo, grande occasione per gli ospiti: Tomori si fa soffiare palla da Cuni, che si invola tutto solo verso la porta, arrivato davanti a Maignan prova a superarlo con uno scavetto, ma il portiere francese resta in piedi e dice di no all’albanese. Per la più celebre delle regole non scritte del calcio, sull’azione seguente il Milan passa: Loftus-Cheek allarga per Chukwueze, che mette in mezzo dove Romagnoli respinge corto e Luka Jovic scarica il sinistro che vale il suo primo gol con la maglia rossonera e manda i suoi a riposo sopra di un gol.
Milan-Frosinone, secondo tempo
Al rientro degli spogliatoi, c’è un volto nuovo: è quello di Marco Brescianini, ex della gara, che il Frosinone ha acquistato in estate a titolo definitivo dai rossoneri. Al quinto minuto, però, il Milan raddoppia: lancio millimetrico di Maignan, che manda Christian Pulisic in profondità, l’americano controlla in maniera sublime, resiste al ritorno di tre difensori e supera Turati con un pallonetto. Prima del ventesimo, Pioli si copre, togliendo Chukwueze ed inserendo Adli, con Musah più alto a destra. Il doppio vantaggio permette al Milan di abbassare i ritmi e badare soprattutto a tenere palla, ma ciò non impedisce ai rossoneri di siglare il tris al minuto 74: cross di Theo Hernandez dalla sinistra, sul secondo palo ottima sponda di Jovic per Fikayo Tomori che da due passi non lascia scampo a Turati e mette in ghiaccio la partita. A dodici dalla fine, una buona notizia per tutto l’ambiente rossonero: dopo 206 giorni dall’infortunio al ginocchio, torna in campo Bennacer, che entra insieme a Pobega e Traorè. Ad otto dalla fine, prova a riaprirla il Frosinone, in maniera piuttosto fortunosa: Brescianini mette in mezzo un calcio di punizione, nessuno tocca il pallone e la palla si insacca. Poco dopo, altri minuti per Camarda, che rileva un ottimo Jovic. Trovato il gol, il Frosinone si spinge in avanti alla ricerca di una clamorosa rimonta, contro un Milan imbottito di giovani e seconde linee: allo scoccare del novantesimo, i ciociari hanno a disposizione un’ottima punizione dal limite dell’area, ma Soulè calcia alto.