I nuovi già integrati, Giroud, Leao ed i nuovi ancora da integrare: tutte le potenzialità del nuovo Milan di Stefano Pioli racchiuse in quattro punti. La Gazzetta dello Sport odierna dedica un focus ai colori rossoneri nel quale analizza quattro temi chiave per la squadra allenata dal tecnico emiliano.
La prima nota lieta della nuova stagione è la rapidità con cui Reijnders, Loftus-Cheek e Pulisic si siano ambientati all’interno del gruppo e negli schemi. I due centrocampisti stanno già facendo la differenza in quantità e qualità, rivitalizzando una mediana che ha perso in pochi mesi due punti fermi: Bennacer (infortunio) e Tonali (cessione). L’impatto dello statunitense è stato invece spettacolare: due gol in due partite e finalmente un’ala destra che toglie peso alla fascia sinistra.
Un peso ancora grande è quello che ricopre Giroud nelle dinamiche rossonere. 3 gol nelle prime 2 presenze di campionato non li aveva mai fatti in carriera. Il nuovo sistema di gioco sembra esaltarlo e l’età non sembra essere un fattore lacerante, per ora. Col tempo potrebbe diventarlo: per questo motivo serve un vice a cui potersi affidare, che sia Taremi, Colombo o lo stesso Okafor.
Come detto si è liberato di un peso Rafael Leao. La manovra del Milan finiva sempre per gravare sui suoi piedi. Il paradosso della numero 10 è proprio questo: ora che ha cambiato numero di maglia, non sembra più al centro di tutto il gioco rossonero. Calma però: ha procurato i due rigori e ha servito l’assist delizioso per lo splendido tocco sotto di Theo Hernandez contro il Torino. Per il momento manca il gol: per trovarlo con più continuità dovrà aggiungere al suo repertorio anche gol brutti, sporchi, di rapina e di testa. La stazza non gli manca, la classe e il talento nemmeno, la malizia e la cattiveria sotto porta forse.
Infine il capitolo nuovi da integrare. Il nome è uno nello specifico ed è quello di Samuel Chukwueze. È stato senza ombra di dubbio l’acquisto più atteso e voluto dai tifosi rossoneri, quello per cui è stato mostrato più entusiasmo. Per ora solo due subentri, com’è normale che sia visto che ha iniziato la preparazione a Milanello più tardi rispetto ai compagni. 40 minuti totali in cui si è visto ancora poco delle sue qualità. Il prossimo obiettivo di Pioli è farlo sbloccare e sbocciare: lì sì che saranno dolori per gli avversari.
