E’ sicuramente un peccato che i due allenatori non possano incrociarsi; già, perché Pioli è ancora alle prese col Covid e salterà quella che per lui è la sfida alla sua ex squadra, ovvero la Fiorentina di Prandelli, storia d’amore che ha fatto giri immensi ma che poi è ritornata. Questa è anche la partita tra due uomini di calcio che hanno costruito la loro carriera grazie alla semplicità che ha fatto della necessità la virtù. Poi i due sono anche dei grandissimi comunicatori sotto l’aspetto umano, come giustamente sottolineato da La Nazione; Pioli lo ha dimostrato soprattutto dopo la tragica vicenda di Davide Astori riuscendo a compattare il gruppo, mentre Prandelli ha avuto grandi risultati, durante la prima esperienza viola, grazie anche al suo lato umano che è riuscito ad entrare nella testa dei calciatori.
Questa tra Pioli e Prandelli, però, sarò solo la terza sfida in assoluto da avversari in panchina; una vittoria per Prandelli e un pareggio. Per Pioli, quindi, sarà l’occasione di pareggiare i conti nei precedenti col suo collega viola, ma non solo. La sua squadra avrà l’opportunità anche di tenersi stretto quel primo posto che a inizio stagione sembrava un’utopia e invece sta diventando sempre più realtà anche se, per due settimane, mancherà il totem Zlatan Ibrahimovic, che male non ha fatto. Gli uomini di Prandelli, invece, saranno chiamati all’ennesimo riscatto dopo la sconfitta casalinga contro il Benevento, anche se in mezzo c’è stata la vittoria in Coppa Italia contro l’Udinese. Due situazioni completamente diverse, ma molti lati in comune tra i due allenatori; un vero peccato che non possano incontrarsi dal vivo.