A poco più di 48 ore da Milan–Fiorentina, gara dal sapore speciale per molti motivi, ha parlato in conferenza stampa Stefano Pioli, oggi tecnico Viola ma con un passato recente e importante proprio sulla panchina rossonera. Domenica, infatti, l’allenatore emiliano tornerà a San Siro per la prima volta da avversario, in uno stadio che lo ha visto protagonista di una delle pagine più intense della storia recente del Milan. Tra emozione, rispetto e voglia di lasciare il segno, Pioli ha presentato la sfida che si preannuncia affascinante e ricca di significati.
Le dichiarazioni
Il ritorno a San Siro
“Avrei scelto un altro momento per tornare a San Siro, ma ora non penso alle emozioni che inevitabilmente arriveranno. Sono concentrato sul nostro momento. Al Milan ho vissuto emozioni bellissime. Con i ragazzi ho condiviso un percorso importante. Sarà emozionante incontrarli, ma ci penserò dopo la partita. Prima ci sono troppe cose da preparare. Quello che succederà domenica lo vivrò, ma non è una priorità. Farò 500 partite, il giorno dopo farò 60 anni, se c’è un Dio del calcio…“.
Il punto dall’infermeria
“Gudmundsson aveva perso un po’ di ritmo e queste due partite gli anno fatto bene. Lui è tornato in una condizione fisica e mentale migliore. Da lui mi aspetto di più. Kean? Ha lavorato in piscina e negli ultimi giorni in campo. Oggi ha fatto parzialmente in gruppo e domani decideremo in modo definitivo. Siamo fiduciosi ma aspettiamo domani. Pongracic sta bene. Sohm invece sta meglio, penso che saranno entrambi convocati. Anche Fagioli sta bene e si è allenato bene. Ad inizio anno l’ho impiegato regista e devo dire che ci credevo tanto. Le prestazioni erano positive ma alle prime difficoltà lui si è un po’ scoraggiato, così ho preferito cambiargli posizione. Comuzzo? Ha passato un momento in cui la sua condizione psicofisica non era ottimale e ho preferito fare altre scelte. Quando i risultati non arrivano è normale guardare chi non gioca, ma io le scelte le faccio in base a ciò che vedo“.
Cosa si aspetta
“La partita migliore possibile. Chi è rimasto qua si è allenato bene. Le loro qualità sono importanti, son forti nonostante le assenze. Mi aspetto la partita di una squadra che vuole condurre il gioco. Noi dobbiamo avere la consapevolezza di potercela giocare. I risultati non lo dicono, ma per me stiamo crescendo. Abbiamo la determinazione per cambiare questa classifica, ma non credo che basterà solo una partita: il percorso sarà inevitabilmente lungo. È ovvio che vogliamo far bene a San Siro, ma io devo pensare di partita in partita. Ora avremo un blocco di tre settimane molto pieno e che dobbiamo affrontare con positività, credendo in quello che facciamo“.
Cosa pensa di Allegri
“Max è un grande allenatore e sta facendo un ottimo percorso. Hanno a disposizione giocatori forti, sono completi. Hanno giocatori di gamba e veloci. I numeri dicono tanto, ma hanno subito più di quanto i numeri stessi vedono. Noi abbiamo preparato la partita tenendo conto di quelle situazioni che possono metterli in difficoltà“.
Cosa pensa di Modric
“L’ho incontrato due anni fa, durante una vacanza. Vederlo giocare a questa età e con questa continuità dimostra quanto sia un campione. Il nostro obbiettivo sarà provare a limitarlo“.
