Dopo due punti nelle ultime quattro giornate, un Milan pieno di assenti torna finalmente alla vittoria sconfiggendo 1-0 la Fiorentina, grazie al rigore trasformato da Theo Hernandez nel recupero del primo tempo.
Milan-Fiorentina, primo tempo
Pioli conferma le indicazioni della vigilia, con Pobega che vince il ballottaggio con Krunic in mezzo al campo e difesa e attacco obbligati, con l’inedito tridente Chukwueze-Jovic-Pulisic. Italiano, invece, sorprende, lasciando in panchina Ikonè, Brekalo, Kouamè e Nzola, preferendo Sottil e Beltran a completare il tridente offensivo insieme a Nico Gonzalez. Nonostante le premesse della vigilia, il match inizia su ritmi decisamente blandi, e con errori da ambo i lati, tanto che la prima occasione degna di nota arriva solo al minuto 23, con il potente destro di Pulisic dal limite dell’area, che Terracciano alza in corner. Alla mezzora, sbaglia tutto Calabria: il capitano riceve una grande imbucata di Reijnders, ma dal vertice dell’area piccola, anziché servire Jovic tutto solo in area calcia verso la porta con Terracciano che blocca.
La prima conclusione della Fiorentina arriva al minuto 32, con Sottil che si accentra e prova il tiro a giro, ma la conclusione è centrale e facile preda di Maignan. A cinque dalla fine, invece, è Nico Gonzalez a tentare la conclusione sul secondo palo, ma la palla non scende abbastanza e dunque non inquadra lo specchio. A due dall’intervallo, Milan vicino al vantaggio con il colpo di testa di Pobega su azione d’angolo, sul quale vola Terracciano a dire di no, poi su prosieguo dell’azione Pulisic non controlla il pallone da ottima posizione. Nel primo dei due minuti di recupero, calcio di rigore solare per il Milan, per evidente fallo di Parisi su Theo Hernandez, che era a tu per tu con Terracciano: dal dischetto va lo stesso terzino francese, che spiazza il portiere della Fiorentina e manda il Milan al riposo in vantaggio.
Milan-Fiorentina, secondo tempo
Un volto nuovo nella ripresa, tra le fila della Fiorentina: è quello di Maxime Lopez, che subentra ad Arthur, ammonito. Parte forte il Milan: Jovic scarica per Theo Hernandez, che mette in mezzo un ottimo cross, sul quale si avventa Chukwueze, che gira bene di testa ma trova l’ottima risposta di Terracciano. Sul ribaltamento di fronte, provvidenziale l’uscita di Maignan, che anticipa perfettamente Beltran mentre l’argentino provava a saltarlo. Al minuto 8, ci prova Nico Gonzalez dai venti metri, ma il suo sinistro non gira abbastanza e si perde sul fondo. Due minuti dopo, punizione dal limite per i Viola, ma fortunatamente Biraghi centra la barriera. All’ora di gioco, Pioli toglie Pulisic – di rientro da un infortunio – inserendo Loftus-Cheek, e alzando Musah. Subito dopo, Fiorentina vicina al pareggio, con il tiro-cross di Nico Gonzalez che viene deviato da un difensore e assume una strana traiettoria scheggiando il palo alla destra di Maignan. Le squadre sono lunghissime, ed il Milan pare in debito d’ossigeno, con la Fiorentina che produce il massimo sforzo alla ricerca del pareggio.
Ma ad un quarto dora dalla fine è clamorosa l’occasione fallita dal Milan: geniale filtrante di Theo Hernandez, che mette Jovic tutto solo davanti a Terracciano, ma il sinistro dell’attaccante serbo trova la respinta di piede del portiere dei toscani. A sette dalla fine, a San Siro si fa la storia perchè Pioli inserisce Francesco Camarda, che a 15 anni, 8 mesi e 16 giorni diventa il più giovane giocatore di sempre ad aver debuttato in Serie A; insieme a lui dentro anche Krunic per un esausto Musah. Allo scoccare del novantesimo, Fiorentina pericolosissima: batti e ribatti in area su azione da corner, con la palla che poi arriva a Maxime Lopez, il cui sinistro termina a lato di un niente. L’arbitro concede sette minuti di recupero, al sesto dei quali è irreale quanto compie Maignan, che da zero metri para letteralmente di faccia il tiro di Mandragora a botta sicura, regalando al Milan una vittoria preziosissima.