Centravanti cercasi. Dopo lo straordinario uno-due nel derby e la doppietta di Coppa contro la Lazio, Olivier Giroud ha mancato la rete in 3 gare consecutive di campionato, forse decisive, chissà, per lo scudetto. Le colpe non vanno sicuramente addossate a lui, perché è la manovra in generale del Milan che fatica a trovare fluidità. Certo è che il numero 9 ammirato contro i nerazzurri e i biancocelesti non è lo stesso visto in queste ultime 3 uscite: troppi duelli persi, troppo anonimo e solo.
Se c’è un Rafael Leao che continua a timbrare il cartellino e cerca di trascinarsi sulle spalle la squadra, manca la figura di riferimento là davanti. Serve Ibrahimovic? Le statistiche direbbero di no, perché senza Zlatan i ragazzi di Pioli hanno fatto bene, ma la logica dice di sì. Tanto per il suo apporto sul campo, quanto, soprattutto, per alternarsi con il francese che sta giocando con continuità dal 23 gennaio, quando subentrò allo svedese dopo 28′. 6 partite giocate, 4 gol e 1 assist (racchiuso tutto in 3 match): questi i dati.
Poi c’è Ante Rebic che è stato utilizzato spesso ad inizio stagione da centravanti e ieri è entrato proprio in quel ruolo: dopo il gol di Salerno, il croato non ha trovato la continuità giusta ed è parso il cugino lontano di quello visto nelle ultime due seconde parti di stagione. E nel derby? Probabile l’impiego di Giroud, ma occhio alla possibile mossa con il numero 12 là davanti, così da far rifiatare il primo ed averlo come carta a gara in corso.