Il Milan si appresta ad affrontare una gara storicamente difficile, contro i friulani dell’Udinese. Una partita in cui i rossoneri non potranno sbagliare, per provare a restare attaccati alla prima posizione in classifica dei rivali nerazzurri, che distano ora tre punti. Non arrivano, però, buone notizie dall’infermeria: con Kalulu, Pellegrino che i rossoneri troveranno solo nel 2024, anche Loftus-Cheek, Pulisic e Chukwueze restano in dubbio. Le loro assenze, mettono in serie difficoltà il mister, che sulla destra potrà contare solo su Romero, ed Okafor adattato.
Fascia sinistra e fascia destra: c’è disparità
Se a luglio ci avessero detto che, a stagione inoltrata, la fascia destra del diavolo, avrebbe mostrato maggiori garanzie, nessuno ci avrebbe creduto. Eppure, numeri alla mano, il trittico formato da Pulisic- Loftus-Cheek-Musah, si sta dimostrando molto più in palla rispetto a Leao-Reijnders-Theo Hernandez. Una differenza evidente, sia per quanto riguarda le reti, che per la continuità nelle prestazioni. L’americano Pulisic ha segnato reti importanti, contro Bologna, Torino, Lazio e soprattutto Genoa, portando punti d’oro ai rossoneri. Loftus-Cheek ha fatto brillare le azioni e i meccanismi di gioco con forza e velocità. Anche Musah, ha immediatamente preso per mano la zona destra del campo, con corsa e dinamicità. L’unico, ancora fuori condizione è Chukwueze, non è riuscito ad esprimere le sue grandi qualità, ma è solo questione di tempo.
Sulla sinistra, invece, le tre reti e i tre assist di Leao non bastano per poter parlare di una fascia sinistra competitiva (e chi l’avrebbe mai detto). Soprattutto perché, il portoghese non è sostenuto da Reijnders e Theo Hernandez. L’olandese è fondamentale per il gioco dei rossoneri, ma oltre agli assist, ancora non è entrato nel tabellino. Iniziano ad essere troppe le occasioni sciupate, come nell’ultimo match contro il Napoli, dove la sua rete avrebbe portato i rossoneri sullo 0-3, e probabilmente chiuso i giochi. Il vero punto interrogativo, è l’uomo di maggior carisma che i ragazzi di Pioli hanno in rosa, Theo Hernandez. Sono ormai vecchi ricordi le accelerazioni e le reti del terzino francese, che appare spento e fuori condizione.
Eppure, il mercato dei rossoneri, l’estate scorsa, è stato improntato per sanare una situazione di squilibrio tra la fascia destra (con Messias e Saelemaekers), e quella destra, con Leao padrone della corsia e delle iniziative. Effettivamente, la crescita della zona opposta, ha tolto le pressioni e le responsabilità al portoghese, ma sta portando al risultato contrario, ovvero un calo di prestazione e condizione. Dovrà essere bravo Pioli a mettere ritmo, numeri, e anima ad una squadra che sembra scollegata e incostante.