Rivoluzione, ad ogni livello. È un’estate di addii quella vissuta finora dal Milan, chi più importante e chi meno. All’interno del club, all’interno della squadra, all’interno degli staff: molteplici cambiamenti per ripartire tra 8 giorni con una testa diversa e anche degli interpreti differenti.
Quelli che fanno più rumore sono sicuramente i tre nella foto a destra: Sandro Tonali, Paolo Maldini e Zlatan Ibrahimovic. Per una persona qualunque che ha perso di vista i colori rossoneri per questo mese, ritrovarsi il 2 luglio senza queste tre figure è quantomeno sorprendente. Ma non sono stati gli unici: da Frederic Massara ad Angelo Carbone (responsabile settore giovanile, passando per Paolo Danze (direttore sportivo Primavera) e Flavio Roma (staff portieri).
A loro si aggiungono anche diversi giocatori: Ciprian Tatarusanu, Sergino Dest, Tiemoue Bakayoko, Aster Vranckx e Brahim Diaz, tutti a fine contratto o fine prestito. Una rivoluzione che è destinata a mietere ulteriori “vittime” che nella rosa dello scorso anno non hanno garantito un apporto elevato rispetto alle attese, Ante Rebic e Divock Origi su tutti.
In un modo o nell’altro sarà una sorta di anno zero per i rossoneri, come accadde nell’estate 2019, ma questa volta con basi molto più solide, sia in termini economici (bilancio per la prima volta con segno positivo dopo più di 10 anni) che in termini di risultati (scudetto e semifinale di Champions League nelle ultime due annate).
Era una soluzione ventilata anche da Stefano Pioli che più volte lo ha fatto capire nel corso degli ultimi mesi. C’era bisogno di una rinfrescata, forse non ci si aspettava di così grande impatto in diversi settori. È lui il punto fermo in questo nuovo Milan che vuole essere competitivo non solo in campionato, ma anche in Champions League e Coppa Italia, come non è riuscito a fare negli ultimi anni nei quali ad un percorso super positivo è coinciso un cammino difficoltoso in altre competizioni. -8 al raduno: il grande ritorno rossonero si avvicina tra le novità, la curiosità e un po’ di sano scetticismo. Un esame per tutti.