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La filosofia del Torino di Juric e i precedenti che fanno sorridere (in parte): Milan, una sfida tutt’altro che banale

Poche ore separano il Milan dal delicatissimo match di Torino, una sfida valida per la dodicesima giornata del campionato di serie A, con 5 gare, inclusa la Champions League, da affrontare prima della sosta per i Mondiali.

Ancora una volta i rossoneri dovranno affrontare una formazione di Juric, ovvero la classica squadra con una difesa a 3 che difende con un baricentro piuttosto alto e che fa del pressing e della corsa il suo punto di forza. E’ bene quindi andare ad analizzare quelle che sono state le ultime partite e le prestazioni avvenute contro squadre che rispondono a questo tipo di caratteristiche.

Partendo dalla scorsa stagione e guardando i precedenti proprio con il Torino, all’andata a San Siro il risultato finale fu quello di 1-0, con una partita tutt’altro che tranquilla per i tifosi rossoneri. Il Milan infatti la sbloccò grazie a un gol di rapina da calcio d’angolo di Olivier Giroud. Per il resto della gara vi fu grande equilibrio e il Toro ebbe le sue occasioni per pareggiarla, cosa che non avvenne grazie anche ai guantoni di Maignan. Il ritorno invece fu ancora più ostico e il risultato finale di 0-0 la dice tutta sulle insidie di cui Juric è sempre portatore. Fu una gara molto difficile, nella quale i granata schiacciarono il Milan per larghi tratti del match e il risultato finale a reti inviolate sottolinea la grande difficoltà che i rossoneri ebbero ad imporre il proprio gioco quella sera.

Altro avversario di questa tipologia è stato certamente il Verona di Tudor, lo scorso anno rivelatosi squadra veramente ostica e difficile da affrontare per via dell’alto pressing eseguito dai calciatori e dal baricentro alto della squadra. La gara d’andata a San Siro fu una vera e propria montagna russa di emozioni: il Verona si portò addirittura in vantaggio di 2 reti, mostrando tutto il suo potenziale offensivo a disposizione e un modulo di gioco arrembante. I rossoneri però nel secondo tempo seppero prendere le misure e rimontare la partita, grazie anche all’autogol propiziato da Castillejo che fissò sul 3-2 il risultato finale.

Nel match di ritorno le cose andarono diversamente, in quanto il Milan ebbe molte occasioni fin da subito ma non seppero sfruttarle; l’Hellas si mostrò invece più attento in fase difensiva rispetto a preoccuparsi di attaccare, ma ad una delle prime sortite offensive gli scaligeri passarono in vantaggio. Allo scadere del primo tempo Tonali riportò però il match sull’1-1. Nel secondo tempo i rossoneri presero in mano la gara e grazie ancora una volta alle reti di Tonali e poi Florenzi fissarono il risultato finale sull’1-3.

Nella stagione corrente, invece, è proprio il primo avversario che il Milan ha affrontato ad incarnare le caratteristiche sopra spiegate, ovvero l’Udinese di Andrea Sottil. Il match fu vinto per 4-2, ma le cose furono tutt’altro che semplici. Dopo pochissimi minuti l’Udinese passò in vantaggio con l’incubo rossonero Becao costringendo così i rossoneri ad inseguire. Dopo aver trovato il pari fu ancora la squadra di Sottil a portarsi avanti per poi subire ancora la rete del pareggio rossonero. Una partita giocata a viso aperto da entrambe le compagini, con voglia di attaccare e imporre il proprio gioco, cosa che si vede ancora fare ai triestini tutt’ora. Il risultato finale di 4-2 certifica le grandi difficoltà rossonere nel conquistare i tre punti, nonostante comunque si trattava della prima di campionato.

Nell’elenco di queste squadre sarebbe giusto menzionare anche l’Atalanta di Gasperini che interpreta il calcio attraverso la difesa a tre e puntando sull’aggressione e il recupero palla immediato. Nell’ultima stagione e ancora più in quella corrente però il tecnico dei bergamaschi ha cambiato strategia con i rossoneri, putando maggiormente al contropiede per sfruttare gli spazi lasciati. I risultati dello scorso anno, 2-3 a Bergamo e 2-0 a san Siro sorridono al Milan, mentre quest’anno il match non è andato oltre l’1-1, in una gara che come impostazione ed idea di gioco ha rispecchiato la scorsa annata.

Per fare un sunto di quanto mostrato fin qua, si può dire che nonostante la maggior parte delle vittorie siano a stampo rossonero, il Milan ha sempre incontrato squadre ostiche da affrontare, passando anche spesso in svantaggio e dovendo ribaltare la partita. La gara con il Torino di domani sera dovrà quindi essere affrontata con la massima cautela per non incappare in sorprese spiacevoli.

Milan: Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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