Archiviata positivamente la questione Champions League, conquistata all’ultima giornata con un grande secondo posto, prendono notevolmente forma le vicende legate al rinnovo del contratto dei calciatori in scadenza al termine di questa stessa stagione, come Donnarumma e Calhanoglu. Il caso del portiere rossonero, sembra giunto al capolinea: Paolo Maldini e la dirigenza hanno deciso di non aspettare più la risposta di Gigio e del suo agente, virando su Mike Maignan, che difenderà la porta rossonera nella prossima stagione.

Il discorso Calhanoglu rimane un filo differente: il turco ha ricevuto un’offerta di contratto corposa da parte dell’Al-Duhail da 32 milioni di euro per tre anni. Il futuro non è ancora deciso, ma la sensazione è che molto presto potrebbero esserci delle risposte, legate soprattutto al pensiero della società rossonera, pronta ad utilizzare lo stesso metro di giudizio anche con il numero 10 nel caso in cui dovesse decidere di non rinnovare.

IMPARARE DAL PASSATO: GLI UOMINI IN SCADENZA PER IL PROSSIMO ANNO

Questi due incredibili casi, con giocatori chiave del Milan di Pioli pronti a lasciare la scuderia a parametro zero a causa della mancata firma sui medesimi contratti, pone inevitabilmente il Milan ad imparare da questo errore di valutazione per non riproporre una simile spiacevole situazione nel corso del prossimo campionato.

La stagione che verrà, potrebbe infatti cominciare con cinque uomini fondamentali per il club rossonero, che si troverebbero – in caso di mancato rinnovo durante questa estate – nella stessa situazione vissuta con Donnarumma e Calhanoglu. In scadenza nell’estate del 2022 ci sono infatti Kessie, Romagnoli, Calabria, Kjaer ed ovviamente Ibrahimovic, che ha appena prolungato di un anno la sua permanenza in rossonero.

Presente e futuro. I primi tre sopracitati, rappresentano ovviamente, non soltanto il presente di questa giovane squadra che sta pian piano crescendo, ma anche il futuro. I rinnovi di Franck Kessie e Davide Calabria, dovranno essere i primi veri obiettivi della dirigenza in ottica permanenza dei calciatori in rosa: il centrocampista ivoriano ha dimostrato con le prestazioni – oltre che con i gol – di essere un vero pilastro dello scacchiere di Pioli, che non può permettersi di perdere il numero 79, tra l’altro a costo zero, al termine della prossima stagione. Il secondo grande oggetto di valore del Milan, soprattutto nel corso dell’ultima annata, è stato il canterano Davide Calabria: il terzino destro ha giocato un campionato da protagonista, garantendo grande copertura, un buon apporto in fase offensiva e soprattutto grande duttilità nei momenti decisivi.

Capitolo Romagnoli. In maniera quasi del tutto paradossale, tra questi primissimi uomini citati in precedenza, quello meno sicuro del rinnovo e gioco-forza il più “sacrificabile” è proprio il capitano, Alessio Romagnoli. La stagione del numero 13 è stata caratterizzata da alti e basi, dettati da diverse disattenzioni difensive, qualche infortunio e specialmente dal grande apporto che ha dato Fikayo Tomori, acquisto del mercato di gennaio. Il futuro del capitano del Milan è tutt’altro che deciso, ed è proprio per questo che nel suo caso, potrebbero aprirsi due scenari apparentemente collegati: immediata cessione nel corso di questa sessione estiva, proprio per evitare il Donnarumma-bis; oppure optare per un rinnovo che possa far scegliere con più calma l’eventuale offerta e dunque monetizzare con la proposta giusta da parte di altri Club.

IMPARARE DAL PASSATO, COSA NE SARÀ DI IBRA E KJAER?

Il discorso che si lega a Zlatan Ibrahimovic e a Simon Kjaer, è in realtà differente rispetto alle questioni trattate in precedenza. Per quanto riguarda lo svedese, è stato già firmato il rinnovo del contratto di un anno per restare ancora in rossonero e far proseguire il percorso di crescita del Milan, dettato tanto dalle prestazioni del numero 11 quanto dal carisma che può trasmettere alla squadra di Pioli.

Per quanto concerne la situazione Kjaer, difficile pensare che il Club di Via Aldo Rossi possa monetizzare con un’eventuale cessione del centrale danese classe ’89. Probabilmente, si cercherà di capire – magari nel corso della prossima stagione – quale sarà il suo volere: se scegliere di rimanere per continuare a dare manforte alla squadra, oppure dirigersi altrove, per concludere la propria carriera con meno pressioni ed un pizzico in più di serenità.