Da tre settimane circa il passaggio di proprietà è diventato ufficiale: RedBird ha prelevato il Milan dalle mani di Elliott alla cifra di 1.2 miliardi di euro. Vediamo in effetti, passo dopo passo, da dove parte questa lunga trattativa, che si completa finalmente il 31 agosto 2022, ma che si prospetta ambiziosa in vista del futuro di un club pronto a ritornare – al più presto possibile – ai vertici del calcio mondiale.
Dove tutto ebbe inizio
La cessione del Milan comincia in realtà dall’interessamento di un fondo diverso da quello guidato da Gerry Cardinale. Siamo a metà aprile 2022, quando prende corpo quasi dal nulla e con eccessiva rapidità agli occhi dei media, dei tifosi e non solo, la volontà da parte del fondo americano Elliott di terminare il percorso legato al Milan, aprendo ad una possibile cessione.
In pochi giorni, è nata infatti la trattativa con Investcorp Holdings, società del Bahrain che si è concretamente fatta avanti per provare a prelevare il club rossonero, fino all’inserimento di una clausola con scadenza al 30 aprile, che includeva un periodo di trattativa esclusiva tra Investcorp ed Elliott, discorso che sembrava presagire l’imminente passaggio di proprietà verso il fondo del Barhain.
Irrompe RedBird
Poi qualcosa, in effetti, si è incrinato nei lunghi dialoghi tra le due società, e alla scadenza della medesima deadline, le possibilità di intavolare una nuova e concreta trattativa si sono spostate proprio in direzione Gerry Cardinale, fondatore di RedBird, proprio mentre il Milan si avviava a piccoli passi verso il suo diciannovesimo titolo nazionale.
È proprio da quel 22 maggio che arriva la grande svolta, perché quello che sarebbe diventato da lì a poco il nuovo patron rossonero, stava assaporando la festa tricolore del Milan, in incognito in mezzo ai suoi nuovi tifosi. Pochi giorni dopo, esattamente l’1 giugno, RedBird ed Elliott annunciano di aver sottoscritto un accordo definitivo per l’acquisizione del Milan da parte di RedBird, accordo da 1.2 miliardi di dollari, con il fondo americano a mantenere una partecipazione finanziaria di minoranza.
L’unico piccolo neo sul biglietto da visita di Cardinale da nuovo numero 1 del club, riguarda i giorni successivi alla vittoria dello scudetto: nonostante la fiducia riposta nella dirigenza rossonera e le belle parole dello stesso Cradinale nei confronti di Maldini e Massara, freschi di tricolore sul petto, la firma sul contratto del duo MM ha fatto fatica ad arrivare, completandosi soltanto l’ultimo giorno di contratto, in data 30 giugno.
Dopo tre mesi esatti dall’accordo con Elliott e dalla conseguente prima presentazione di fronte all’interno mondo rossonero, arriva il grande annuncio di aver completato l’acquisizione del Milan.
È già partita, dunque, l’era RedBird di Gerry Cardinale. Un nuovo importante capitolo per la storia del club rossonero, che possiede l’ambizioso obiettivo di riportare il Milan stabilmente ai vertici d’Europa e del mondo.