È la 5ª giornata del girone H di Europa League, la penultima. A San Siro arriva il Celtic di Neil Lennon, reduce da un weekend terribile a causa della sconfitta in Coppa di Lega contro il Ross County. I tifosi hanno chiesto a gran voce il suo esonero, ma la società ha deciso di continuare con lui. Nella trasferta di Milano mancherà Elyounoussi, miglior giocatore della squadra nella competizione (3 gol ed un assist). Al suo posto avanza il raggio d’azione Frimpong, che comporrà la trequarti con Rogic e Christie, alle spalle di Edouard. Pioli, al ritorno sulla panchina del Milan, sceglie il turnover: Krunic affiancherà Kessie a centrocampo, Gabbia affiancherà Kjaer in difesa. Trequarti composta da Castillejo, Calhanoglu e Hauge, alla seconda consecutiva da titolare in Europa League.
Milan-Celtic, primo tempo
Rossoneri che comandano i primi minuti di gioco, ma al 7′ colpiscono gli scozzesi. Krunic perde palla al limite dell’area, Rogic sfrutta il blocco di Edouard e, con un mancino rasoterra, batte Donnarumma, 0-1. Ancora Celtic al 10′, sempre con Rogic ed il suo mancino dal limite dell’area, palla che esce a fil di palo. Piove sul bagnato per il Milan che, sugli sviluppi dell’azione appena narrata, perde Kjaer per un problema muscolare: entra Romagnoli al suo posto. Altro pericolo per i rossoneri al 13′, McGregor al centro dell’area calcia e Donnarumma risponde. Inizio shock che viene coronato dal raddoppio: imbucata per Edouard che con un pallonetto batte l’estremo difensore del Milan, 0-2. Bastano 2′ minuti di luce ed il Milan la pareggia: al 24′ Calhanoglu punisce Barkas sul suo palo con un calcio punizione dal limite dell’area guadagnato da Rebic, è 1-2. Al 26′ ancora Calhanoglu inventa per Theo Hernandez che mette al centro un cross che trova Castillejo, lo spagnolo col mancino non sbaglia, è 2-2. Al 29′ ancora lo spagnolo ha la possibilità per mandare in vantaggio il Milan: Rebic pressa Barkas che sbaglia e serve Hauge, il norvegese trova Castillejo che, con una finta salta un difensore, ma strozza troppo il tiro. È il numero 7 l’uomo più pericoloso del Milan: al 34′ Calhanoglu inventa ancora per Rebic che di testa trova Castillejo dentro l’area di rigore, lo spagnolo finta il tiro con il destro e disorienta Laxalt, che però riesce a deviare la conclusione mancina in corner. La prima frazione di gioco si chiude sempre con il Milan all’attacco, ma che non riesce ad essere abbastanza incisivo per trovare il 3-2.
Milan-Celtic, secondo tempo
I secondi 45′ si aprono con un altro cambio per il Milan: dentro Tonali, fuori Krunic, apparso condizionato dall’errore iniziale. S’illumina San Siro al 50′: è la stella di Jens Petter Hauge, che si accentra saltando 3 uomini del Celtic, entra in area di rigore e col piattone destro di precisione infila Barkas, eccezionale giocata del norvegese che porta i rossoneri sul 3-2. Il Milan cerca di gestire il vantaggio e Pioli guarda anche alla sfida contro la Sampdoria di domenica, perciò decide di cambiare Kessie e Calhanoglu per Bennacer e Brahim Diaz. Al 62′ torna a farsi vedere in attacco il Celtic con Frimpong, che calcia sull’esterno della rete dall’interno dell’area di rigore. Cala la concentrazione nei giocatori rossoneri ed al 73′ è Donnarumma che salva il risultato. Calcio di punizione dal limite dell’area, causato da un fallo di Theo Hernandez su Frimpong, Christie va col mancino e Donnarumma toglie la palla dal sette. Dal nulla il Milan trova il doppio vantaggio all’82′: Bennacer verticalizza sull’out mancino per Hauge, che salta un uomo di forza vincendo un rimpallo, il norvegese imbuca nell’area piccola per Brahim Diaz che con un pallonetto delizioso scavalca Barkas, 4-2. Al 93′ ultimo brivido per il Milan, quando Frimpong calcia col destro da fuori area e Donnarumma respinge. Dopo i 3′ di recupero concessi, l’arbitro fischia la fine del match, è 4-2 Milan.
