Con i due gol presi contro il Torino, il Milan ha fatto cifra tonda arrivando a 20 reti subite in 16 gare ufficiali disputate tra campionato e Champions League. Una perforabilità inusuale per la formazione di Stefano Pioli, che si è scoperta fragile e vulnerabile in uno dei suoi principi cardine dello scudetto dello scorso anno, ovvero la solidità difensiva.
Sono molteplici le cause che hanno portato a questo percorso negativo, simile a quello della prima parte dello scorso campionato. In primis gli infortuni di Calabria, Florenzi e Saelemaekers. I tre laterali destri, che Pioli riavrà a disposizione nel 2023, sono calciatori con caratteristiche di equilibrio tattico e sacrificio in termini di corsa senza palla. Le loro assenze contemporanee hanno costretto Pioli a dover rompere la coppia felice Kalulu-Tomori, portando il francese nel ruolo di terzino destro con il conseguente inserimento di Gabbia o Kjaer che hanno caratteristiche fisiche diverse rispetto a quelle di Kalulu.
A tutto questo va aggiunto il fatto che Franck Kessie, per tipologia di calciatore, non è stato sostituito in maniera adeguata e questo aspetto, in diverse occasioni, si è visto. Un altro fattore di non poco conto è certamente la questione del portiere. Il ko prolungato di Mike Maignan ha privato la difesa di una guida sicura, forte e di alto livello. Le prove non sempre convincenti di Ciprian Tatarusanu hanno fatto si che anche il resto del reparto, che adesso vive di equilibri sottili in attesa di un ritorno alla normalità post infortuni, andasse ulteriormente in ansia in alcune situazioni, con i due centrali che hanno dovuto abbassare il loro raggio d’azione per proteggere ulteriormente l’area di rigore.
Di sicuro Pioli e i suoi collaboratori cercheranno degli accorgimenti nel corso dei prossimi impegni e poi lavoreranno su situazioni e dati durante la sosta per il
Mondiale. Lo riferisce Tuttosport in edicola questa mattina.