Gerry Cardinale è alla ricerca di investitori per il suo Milan. Questo quanto si legge questa mattina su La Repubblica, che riporta un documento con cui la società di investimenti e consulenza Washington Harbour parla della possibile cessione di una quota del 22% del club rossonero, valutata 150 milioni e quindi a prezzo di costo.
L’elemento più importante, riporta il quotidiano, è il nuovo stadio: nel documento infatti si parla di 211 milioni di ricavi annuali previsti dall’impianto che dovrebbe costare circa 1 miliardo di euro. La questione però, tra il progetto San Donato e la possibilità di un nuovo San Siro con l’Inter, non è ancora chiarissima.
Per avvicinare possibili nuovi soci si parla anche del guadagno dell’operazione: chi mette i 150 milioni potrebbe ottenerne nel 2027, rivendendo quanto acquistato, ben 390. Ci sono diversi scenari sportivi presi in considerazione: quelli minimi sono sempre il terzo posto in campionato nei prossimi 3 anni e cammini non straordinari in Champions League (mai oltre gli ottavi).
Nel dossier si parla inoltre della possibile cessione di altre quote di minoranza a fondi sovrani o a famiglie miliardarie nel 2027 così da dare liquidità agli investitori che vogliono vendere prima della fine dei lavori del nuovo stadio, fissata nel 2029.
Nel documento infine vengono introdotti gli incentivi per i manager: per l’attuale dirigenza nel migliore dei casi si parla di un bonus di 569 milioni, mentre in quello base di 358, nell’ipotesi peggiore invece il bonus sarebbe 0.