Lo step di crescita che stiamo osservando questa stagione, ad oggi sembra esser rappresentato dalla capacità di fare punti negli scontri diretti. Non è un dettaglio che il Milan sia la squadra con più punti al momento in questa speciale classifica ed anche in testa al campionato seppur con una partita in più dell’Inter.
Nelle ultime tre partite di campionato, contro Juventus, nel derby e con la Doria, i rossoneri hanno concesso solo sei tiri nello specchio della porta e se contiamo anche la sfida di Coppa Italia contro la Lazio, il totale è sette conclusioni in 360 minuti.
Avversari quasi tutti d’alta classifica, affrontati con una linea difensiva diversa ogni volta tra squalifiche ed infortuni, con una costanza invidiabile di rendimento, che ha portato a casa tre clean sheet negli ultimi quattro match disputati.
Menzione speciale certamente va fatta a Kalulu, che ha saputo sostituire benissimo Tomori, per attitudine, per aggressività e per fisicità. Ma anche per Romagnoli, spesso criticato, talvolta proprio preso come capro espiatorio, ha al contrario disputato gare da vero capitano, decisivo anche in impostazione.
È cambiato l’ordine degli addendi come si diceva alle elementari, ma l’efficacia è addirittura migliorata e quando si parla di gol subiti, significa che è corretto ritenere alla portata obiettivi importanti.