La trequarti del Milan potrebbe avere un nuovo padrone ed il suo nome potrebbe essere quello di Brahim Diaz. La dirigenza vuole assicurarsi il giocatore spagnolo almeno per un’altra stagione, questa volta con l’inserimento di un’opzione per il riscatto. Il Real Madrid di Carlo Ancelotti ha aperto alla possibilità di cessione, ma va trovata la quadra totale sulla valutazione del giocatore e sulla formula (diritto o obbligo).
Il numero 21 potrebbe essere favorito dai tentennamenti dell’attuale numero 10 rossonero, Hakan Calhanoglu. Il turco vuole aspettare la fine dell’Europeo per decidere se continuare la sua avventura a Milano oppure cambiare aria. Maldini e Massara lo aspetteranno? Nel frattempo l’incontro con gli agenti di Mattia Zaccagni è indicativo…
Brahim Diaz-Zaccagni: coppia senza gerarchie
L’eventuale arrivo di Zaccagni rimescolerebbe le carte sulla trequarti. L’attuale centrocampista dell’Hellas Verona, infatti, non ha grande esperienza ed il salto in una big come il Milan che gioca la Champions League potrebbe essere complicato. Non arriverebbe con i gradi di titolare, per questo la figura di Brahim Diaz può essere molto utile, a Pioli, ma anche allo stesso Zaccagni.
Avere davanti un giocatore già entrato nei meccanismi della squadra e pronto a giocare sin da subito può aiutare il fantasista classe ’95 ad integrarsi più veloce negli schemi e nel gruppo. Col tempo potrebbe diventare una coppia senza gerarchie particolari, ma molto dipenderebbe dal rendimento dei due, una grande risorsa per Pioli.
Non va dimenticato che il “padre calcistico” del centrocampista del Verona ha deciso di lasciare i gialloblu, trasferendosi al Torino. Un motivo in più, forse, per cambiare aria. Mattia, secondo quanto riportato spesso dai quotidiani, ha sempre voluto aspettare una proposta rossonera, nonostante sul tavolo ci fosse quella del Napoli. La volontà del giocatore potrebbe spingere la trattativa.
Società impreparata?
L’altra riflessione che va fatta è sul comportamento della società. Il Milan con il caso Donnarumma si è cautelato molto in anticipo, bloccando presto Maignan. Il presentimento dei dirigenti rossoneri sul rinnovo del classe ’99 ha portato a chiudere anzitempo il colpo francese. Un tempismo apprezzato e applaudito dal tifo e dai media.
Con Calhanoglu la situazione sembra diversa, poiché la vera alternativa, ad oggi, ancora non c’è. Si fanno nomi, come lo è quello di Zaccagni, ma non vi è alcuna certezza. La speranza che il turco rinnovi pervade ancora la testa di Maldini e Massara. Il possibile colpo De Paul, profilo che evidentemente piaceva, richiedeva uno sforzo eccessivo e si è preferito lasciare correre. Ora si parla del centrocampista del Verona e di Hakim Ziyech, occasione però di fine mercato. Difficile che un ruolo così cruciale non vedrà padrone fino alla fine di agosto.
Dirigenti troppo succubi alla volontà di un giocatore? Forse, a meno che, nell’ombra, si sia davvero lavorato preventivamente. Un colpo simil-Maignan, per far capire un’altra volta che il Milan non deve far riflettere: c’è bisogno di gente convinta.
