Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Milan–Cagliari, valevole per la trentaseiesima giornata di Serie A. I rossoneri cercano una vittoria che non arriva da più un mese, mentre i rossoblu – guidati da Ranieri – proveranno a dare continuità alla loro striscia positiva con le big. Ecco, di seguito, le parole di Pioli.

Sul tornare a vincere: “Dobbiamo voler tornare a vincere per tanti motivi: è troppo lungo il periodo senza vittorie, il secondo posto è un obiettivo importante, siamo professionisti, per orgoglio e rispetto per club e tifosi“.

Sullo sciopero dei tifosi rossoneri: “Ai tifosi voglio dire che il club ha dimostrato di saper lavorare ed essere ambizioso. Tutti insieme dobbiamo cercare di finire bene, poi il club saprà dare le risposte giuste al momento giusto“.

Sul suo momento: “Cosa sto provando? Non mi dà più fastidio niente se si parla di futuro, ma mi interessa solo che la squadra finisca bene il campionato. Alla fine quando incontrerò il club si deciderà il nostro futuro. Le parole di Florenzi? Nel mio ruolo c’è anche quello di fare il parafulmine per la squadra e per il club: non è mai stato un problema per me“.

Il momento della squadra: “Per quello che riguarda la squadra, sta bene. È chiaro che siamo nel finale di una stagione lunga e impegnativa, anche complicato. Ci può essere chi ha un po’ più di energie e chi meno: cercherò di scegliere chi ne ha di più per vincere domani. Leao? Per essere sorridente credo voglia giocare, aiutare la squadra e fare gol“.

Su Ranieri: “Stiamo parlando di un grandissimo allenatore che ho avuto la fortuna di avere. Ho avuto tre maestri: Trapattoni, Bagnoli e Ranieri. Lui è top in tutto: stile, capacità di allenare. Dovunque è andato ha fatto un grandissimo lavoro. Sa che lo stimo, ma sa anche che la partita di domani è importante per noi“.

Se è più difficile avere meno supporto dal punto di vista dirigenziale: “Le dichiarazioni di Paolo non devo essere io a commentarle. In linea generale i meriti e i demeriti vanno sempre condivisi tra allenatore, club, giocatori“.

Se preserverà giocatori in vista dell’Europeo: “No. Ho dato disponibilità a loro ad inizio settimana di venire in ufficio per venirmi a dire qualcosa in caso si sentissero di aver dato tutto e dovessero essere preservati: nessuno si è presentato“.

Se il Milan è lontano dalle big europee e anche da Atalanta e Roma: “Io sono stato preso in giro perché avevo detto che l’Atalanta era una delle favorite per l’Europa League… Io mi riferivo al fatto che l’anno scorso siamo arrivati in semifinale di Champions e l’essere eliminati dall’Inter ha fatto diminuire l’importanza di un traguardo così importante. Quest’anno abbiamo dimostrato di essere lontano dalle big. Questa è una buona squadra, in base agli investimenti che verranno fatti si vedrà. Non siamo lontani da Atalanta e Roma: il rimpianto di quest’anno sono le due partite contro la Roma“.

Sulla differenza di rendimento di De Ketelaere: “Penso ce ne possano essere due: l’anno scorso era la prima stagione in un campionato diverso e ha sofferto la novità, quest’anno si è trovato con esperienza superiore in un ruolo più adatto alle sue caratteristiche. Mai pensato di cambiargli ruolo? No, perché avevamo altri progetti“.

Sulle emozioni che stanno vivendo: “Per fortuna siamo esseri umani e viviamo di emozioni anche noi, negative e positive. Essere usciti dall’Europa League e perdere l’ennesimo derby ci ha fatto male. Non credo non ci sia stata una reazione, chiaro che speravamo tutti in qualcosa di più“.

Sul dare possibilità a giocatori che hanno giocato di meno: “È normale che chi ha giocato meno possa essere più brillante. Un allenatore mette sempre in campo la squadra che pensa possa portare risultati e io farò questo“.

Se sono i giocatori a fare la squadra ‘difensivista‘: “È l’allenatore a dare le idee e i concetti, poi ci sono i giocatori che interpretano ciò. Non vogliamo essere difensivisti, ma non vogliamo nemmeno prendere i gol che prendiamo. I rischi che prendiamo li accetteremo sempre“.

Sul Borussia Dortmund in finale: “Ci dice che le competizioni europee sono veramente difficili da prevedere ed essere al top nella partita singola fa la differenza. Guardate la classifica del Dortmund in campionato: nella sua annata ha avuto momenti difficili, ma nella competizione europea ha saputo performare al massimo. Poi posso dire che se Giroud avesse segnato il rigore contro il Dortmund, avremmo avuto altro risultato. Ma la realtà è un’altra…“.

Sul Cagliari: “Con la palla è una squadra molto diretta con tanti giocatori offensivi vicini. In fase difensiva cambia un po’, Ranieri è molto capace e noi dovremo saper leggere le situazioni“.

Su Kalulu e Bennacer: “Stanno bene. Isma sta ritrovando continuità e ritmo, Pierre sta bene anche se non può essere al 100%, dovrebbe giocare qualche partita. Però sono pronti da giocare“.

Sui troppi gol subiti: “Per i tiri e le occasioni che abbiamo concesso, la percentuale realizzativa degli avversari è troppo alta: vuol dire che abbiamo commesso qualche errore di troppo“.