HomeIn evidenzaMilan, un modello virtuoso mentre il calcio italiano boccheggia

Milan, un modello virtuoso mentre il calcio italiano boccheggia

Doveva essere il Mondiale il tema caldo di questo autunno, invece le prime pagine dei giornali sportivi e non sono state quasi cannibalizzate dall’ormai celebre affaire Juventus, tra dimissioni del cda, plusvalenze fittizie, possibili sanzioni e chi più ne ha più ne metta. Un caso che però è soltanto la punta di un iceberg del calcio italiano fatto di pratiche poco trasparenti, operazioni finanziarie dubbie e soprattutto debiti, debiti, debiti.

Il modello Milan

In mezzo a questo mare torbido e maleodorante il Milan si staglia come un’oasi di diversità. Nessuna voglia di ostentare una presunta superiorità – lo smoking bianco lo lasciamo volentieri a qualcun altro – ma è innegabile che in questi anni il percorso virtuoso intrapreso dalla proprietà sta sicuramente distinguendo i rossoneri dalle altre big, alle prese con conti in rosso e quant’altro.

Ivan Gazidis (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Ivan Gazidis (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Obiettivi raggiunti

Si può discutere a lungo su budget di mercato non esattamente sostanziosi e su un tetto ingaggi che rende difficoltosi certi rinnovi al rialzo, ma se si prende in esame esclusivamente il lato finanziario allora il lavoro di Ivan Gazidis – che dovrà essere portato avanti da Giorgio Furlani – ha dato i frutti sperati: il Milan è una società che ha ridotto negli anni il passivo di bilancio, ha aumentato il suo appeal attirando nuovi sponsor ed è nuovamente una squadra competitiva ad alti livelli quantomeno in Italia.

Milan, sempre meno debiti

Tanto per fare un esempio, negli ultimi giorni le squadre di Serie A sono alle prese con il problema delle scadenze per il versamento delle tasse, sospeso nel 2022. Nella classifica delle società più indebitate col fisco, il Milan occupa fieramente l’ultimo posto tra le big: in testa c’è l’Inter, che non ha saldato Irpef e contributi per circa 50 milioni, seguita dalla Lazio con 40 e la Roma con 38. I rossoneri invece devono al fisco “soltanto” 10 milioni.

Un brand che vale

E riguardo la crescita del marchio Milan di questi ultimi anni, ne è esempio lampante quanto riportato dallo studio di ricerca YouGov sui nuovi dati del “Football Index”, indice che monitora notorietà, gradimento e qualità dei brand di calcio nel Mondo, il Milan prosegue la sua crescita con passi da gigante. L’analisi rivela che il Milan è il primo marchio italiano a livello internazionale ed è in costante crescita nelle regioni strategiche analizzate come Stati Uniti e Cina. Tutti elementi che lasciano ben sperare per il futuro.

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