Due raduni consecutivi con la prima squadra senza aver raggiunto la maggior età non sono per tutti. La parabola di Davide Bartesaghi sembra quella di un giocatore col destino in prima squadra dopo la trafila nel settore giovanile rossonero: è l’indiziato per fare il grande salto, se non quest’anno in quelli successivi.
La tournée americana, oltre ad essere stata un’esperienza difficile da dimenticare, lo ha visto calcare il terreno di gioco con i compagni nelle sfide contro Juventus e Barcellona. Un traguardo per un ragazzo che vuole continuare a sognare.
Stefano Pioli e il suo staff apprezzano particolarmente il classe 2005 per la sua applicazione e le letture in fase di possesso e non, oltre che la stazza che lo rende atipico per quel ruolo (193 cm). Sarà una stagione condivisa tra prima squadra e Primavera, dove nella scorsa ha raccolto 25 presenze totali e si appresta ad essere il terzino sinistro titolare dopo la partenza in prestito di Bozzolan. Sotto gli occhi di Abate e Pioli, studiando Theo Hernandez e sognando la maglia rossonera dei grandi: Davide Bartesaghi alla conquista del Milan. E questo è solo l’inizio.
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