A due giorni esatti dall’inizio della stagione del Milan che si troverà in ritiro tra le mura del centro sportivo di Milanello lunedì 10 luglio, il club rossonero – impegnato a chiudere diversi colpi in entrata – è ancora alla ricerca del centravanti da affiancare ad Olivier Giroud. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport apre ad un chiaro quadro, che porta definitivamente (forse) a tre profili ritenuti ideali da Furlani e Moncada per ricoprire il ruolo di attaccante.
Il primo nome è quello di Alvaro Morata. L’ex giocatore della Juventus ha dato la disponibilità al trasferimento in Italia, concedendo un abbassamento dell’ingaggio fino a 5 milioni netti l’anno per le prossime quattro stagioni. La cattiva notizia che ha appreso il Milan, però, è legata al decreto crescita: lo spagnolo non ha maturato per poco i requisiti per lo sconto fiscale, non ha trascorso gli ultimi due anni fuori dall’Italia. Questo può assolutamente essere un ostacolo, ma la pista Morata resta assolutamente viva.
Il nome tornato di moda è quello di Mehdi Taremi, centravanti del Porto e coetaneo di Morata: anche lui compirà 31 anni tra poco. L’iraniano è l’uomo che interpreta il ruolo dell’attaccante come Olivier Giroud. Peso, sponde, lega il gioco, e soprattutto i gol. Nel corso dell’ultima stagione Taremi ha siglato 31 reti in 51 partite: numeri che ingolosiscono in Via Aldo Rossi. L’unico ostacolo è verosimilmente legato al passaporto iraniano di Taremi: un suo acquisto chiuderebbe la porta all’arrivo di Chukwueze dal Villarreal poiché il Milan ha un solo slot a disposizione per i cittadini extracomunitari.
Sullo sfondo, secondo la Rosea, c’è Gianluca Scamacca. Per il centravanti azzurro classe ’99 il Milan aveva proposto il cartellino di Origi, offerta rispedita al mittente. E il belga, tra l’altro, è deciso a restare in rossonero.
