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Il Milan annulla l’Atalanta a San Siro: Dea sconfitta “all’inglese” e aggancio all’Inter al 2° posto

La sconfitta dell’Inter in quel di Bologna rilancia la corsa al secondo posto in classifica, e Milan e Atalanta si giocano a San Siro punti molto importanti nella corsa Champions. La notizia più bella per il popolo rossonero è il ritorno in campo di Mike Maignan, a 161 giorni dall’ultima partita, sempre a San Siro contro il Napoli. Per il resto, Pioli sceglie i “titolari” di questo momento, con Messias che vince il ballottaggio con Saelemaekers. Gasperini con la solita coppia Hojlund-Lookman, al cui supporto c’è il più difensivo Ederson e non Boga. Alla fine, ad esultare sono i rossoneri, autori di un’ottima prestazione e di un 2-0 senza appello.

Milan-Atalanta, primo tempo

Parte meglio il Milan, che prova sin da subito a stazionare nella metà campo dell’Atalanta, la quale invece si affida alle ripartenze dei suoi velocisti. Al quinto la prima occasione per i rossoneri: Theo Hernandez guadagna una punizione molto invitante al limite dell’area, ma Tonali non la concretizza mandando la sfera alta. All’undicesimo, Diavolo vicinissimo al vantaggio: Leao pennella in area per Giroud che a due passi da Musso si gira di prima intenzione ma calcia alto. A venti dall’intervallo, il Milan passa meritatamente in vantaggio: grande sponda di Giroud per Theo Hernandez, che lascia partire un gran sinistro al volo. La palla prende in pieno il palo, poi sbatte sulla schiena di Musso e si insacca. Alla mezz’ora, Leao – che poco prima si era fatto ammonire per proteste (era diffidato, salterà la Fiorentina) – cavalca verso la porta, si allarga e lascia partire un destro sul primo palo che esce di poco. Cinque minuti dopo, spreca ancora il portoghese: Brahim Diaz allarga per Leao, che calcia di prima intenzione, ma da ottima posizione spara alto. E’ l’ultima occasione di un primo di fatto dominato dal Milan, che è meritatamente avanti all’intervallo.

Milan-Atalanta, secondo tempo

Nessun volto nuovo al rientro dagli spogliatoi, con l’Atalanta che prova ad entrare in campo con più personalità rispetto ad un primo tempo in cui non si era proprio vista. Le occasioni, tuttavia, latitano per il primo quarto d’ora e le prime della ripresa sono tutte per il Milan: prima Giroud arriva davanti a Musso ma trova la grande riposta di piede del portiere argentino, che poi dice di no anche al destro di Leao dal limite. Vedendo la sua squadra incapace di creare, Gasperini prova a dare una sterzata con due cambi nel giro di pochi minuti: dentro Boga e Muriel al posto di Ederson e Lookman. Ma è il Milan ad avere le occasioni più nitide: è, anzi, clamorosa quella che capita sui piedi di Messias, che Leao mette a due passi dalla porta, ma il brasiliano calcia incredibilmente alto. Al minuto 74, i primi cambi di Pioli: dentro De Ketelaere e, soprattutto, Zlatan Ibrahimovic, all’esordio stagionale dopo l’operazione al ginocchio dello scorso maggio. Lo svedese, con i suoi 41 anni e 146 giorni, diventa così il giocatore di movimento più anziano a giocare in Serie A nell’era dei tre punti. L’Atalanta non riesce minimamente ad impensierire il Milan, che a quattro dalla fine la chiude: filtrante con il contagiri di Leao per Junior Messias, che scatta in mezzo alla difesa orobica, e poi supera l’uscita di Musso con uno scavetto. Gli ultimi otto minuti, recupero compreso, sono mera accademia per il Milan, che trova una vittoria largamente meritata, che gli permette di agganciare l’Inter al secondo posto in classifica e di portarsi momentaneamente a cinque punti dal quinto posto, in attesa dei match di Roma e Lazio.

Milan: Theo Hernandez (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Theo Hernandez (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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