Junior Messias è arrivato in punta di piedi lo scorso anno in prestito con diritto di riscatto dal Crotone, tra lo scetticismo generale di una tifoseria che si aspettava un colpo ben più altisonante. L’ex Crotone, però, dopo un primo periodo ai box per un problema muscolare avuto in precedenza, si è subito catapultato nell’ambiente Milan segnando quel famoso gol vittoria a Madrid contro l’Atletico che ha permesso ai rossoneri di ottenere la prima vittoria in Champions League dopo tanti anni e poter sperare ancora in una qualificazione, poi però non concretizzatasi.

L’avventura di Messias, come tutti sanno, ha dell’incredibile, in quanto soltanto all’età di 28 anni è arrivato a giocare in serie B e solo a 29 in serie A con il Crotone. Una vicenda che ha dello straordinario e che lo ha portato anche a siglare in una notte europea appunto un gol fondamentale.

La scorsa annata, però, è stato protagonista anche di un episodio assai particolare che avrebbe potuto li per li compromettere le sorti dello Scudetto; nella gara di ritorno tra Milan e Spezia gli ultimi minuti il brasiliano segna, ma la sua rete non viene convalidata in quanto un attimo prima l’arbitro Serra aveva fischiato un fallo al limite dell’area su Rebic non concedendo la norma del vantaggio; qualche minuto dopo, sul risultato momentaneo di 1-1, i rossoneri persero la partita 1-2 allo scadere.

Vi è la tendenza, però, a sottovalutare il grande valore e contribuito che Messias ha dato e continua a dare anche in questa stagione alla squadra, probabilmente a causa di alcune prestazioni sottotono e anche l’ombra che dalla parte sinistra Leao getta su di lui. Al momento, l’esterno rossonero è a quota 2 reti in campionato e una in Champions, con un assist all’attivo.

Il calciatore non è certamente la prima scelta di Pioli, ma per l’impegno e la dedizione che mette in campo è certamente uno dei suoi “fedelissimi“, un giocatore alla Krunic per intendersi. Schierato sulla fascia destra, con il suo classico movimento ad entrare ha già segnato vari gol, tra cui l’ultimo a Torino simile e quello in Champions League valido per il 4-0 contro il Salisburgo. Una strategia questa che Pioli utilizza soprattutto a gara in corso, ma che oggi il mister parmigiano sembra proprio voler schierare dal primo minuto.

La scelta di Messias, a livello tattico, è importante in quanto Pioli da sempre ha fatto vedere di prediligere un attacco equilibrato, dove ad un Leao che si propone costantemente in zona offensiva va controbilanciato un calciatore che abbia anche delle doti difensive in aiuto alla squadra. Messias ha dimostrato in varie occasioni di abbassarsi molto andando ad aiutare il terzino, ma al tempo stesso il brasiliano dispone anche delle qualità per produrre giocate offensive.

Lo Spezia ora torna a fare visita ai rossoneri e la gara dello scorso anno potrebbe evocare in lui un ricordo spiacevole per via della passata stagione. Si spera però che il brasiliano sappia trasformare la “rabbia” di quel gol non concesso in una grande prestazione.