Avendo scollinato le venti partite, con tanti infortuni muscolari, qualcuno traumatico e una dozzina di casi Covid, il Milan inizia ad esser preso sul serio. Da una parte è una lusinga piacevole a cui non siamo abituati, dall’altra pone quella pressione che negli anni scorsi, per obiettivi più o meno nobili, ha contribuito a far saltare il banco.
Si sono accorti del Diavolo. Hanno capito che il lavoro di Pioli e della dirigenza è qualcosa di non casuale e potrebbe aver una continuità nel tempo. La squadra è molto giovane ed l’unico aspetto ancora poco enfatizzato. Ma come detto a suo tempo, esser ancora considerati un minimo come underdog può essere un piccolo vantaggio.
Il mercato di gennaio poi ha fatto uscire allo scoperto un po’ il club, ora i media parlano ossessivamente di obiettivo scudetto e questo rappresenta un’assoluta novità a Milanello. In questo senso il mese di febbraio sarà molto importante. Dopo Crotone e Spezia, gare insidiose perché c’è solo da perdere, arriverà un tour de force da 4 match in 10 giorni: Stella Rossa andata e ritorno con derby e Roma all’Olimpico.
Il campo sarà pressante, esigente, incalzante, come lo è sempre stato quest’anno. A questo ci sarà da aggiungere questioni off the court, come la questione Ibra Lukaku e i due rinnovi dei contratti in scadenza a giugno 2021. Il tema sul quale la società potrà esser padrona del proprio destino ovviamente è in riferimento alle firme di Calhanoglu e Donnarumma.
Maldini, Massara e Gazidis sanno perfettamente cosa ci sia da fare. L’errore è stato ridursi a farlo ora. Se con Raiola probabilmente sarebbe comunque finita così, ma forti della volontà del giocatore, con Hakan il rischio di perderlo davvero a zero forse c’è stato. Inutile dire che di questi tempi sopratutto, sarebbe o sarebbe stata una sciagura perderli senza alcun compenso.
Sarà un febbraio caldo e tutti all’interno del club dovranno dare il massimo per ottenere risultati. Aspettative alte per chiunque ad ogni livello dell’organigramma. È forse questa la vera novità che si respira nell’aria.