Sembra che qualcosa si stia muovendo. Il mercato in entrata del Milan, all’alba della fine di giugno, pare che possa subire da qui a breve un’impennata. No, ancora sui colpi ad effetto c’è da lavorare ma qualche nome inizia a non essere più un obiettivo concreto ma concreto e basta.
È il caso di Marco Sportiello, che da oggi è un nuovo giocatore rossonero e andrà a sostituire Tatarusanu come vice Maignan. È il caso di Loftus-Cheek, per il quale è stato trovato l’accordo e mancherebbero solo gli ultimi dettagli per il suo approdo in rossonero. Due acquisti curati come si suol dire a quattro mani. Le operazioni infatti erano state imbastite già nei mesi scorsi da Maldini e Massara per poi essere – quasi – concluse dall’altro duo, Furlani e Moncada.
SULLE ORME DELLA M&M
E proprio quando il mercato del Milan inizia a sbloccarsi che viene in mente come i due nuovi possano ripercorrere le orme dei due vecchi.
Dopo un mese passato a dire che erano agli antipodi, forse qualche punto di incontro lo si riesce a trovare. Non è un caso infatti che i primi colpi della nuova gestione rossonera siano quelli già visionati dalla vecchia. Non è un caso che Furlani e Moncada non abbiano bloccato tutto se non per questioni meramente burocratiche. Già perché l’altro nome, quello di Daichi Kamada, è in stand-by per cercare di capire il da farsi tra slot extracomunitari, occasioni e cambi di modulo.
E alla narrazione che dava Berardi e Arnautovic per fatti con Maldini mandante delle trattative, lasciate il beneficio del dubbio sul fatto che gli affari fossero già conclusi e fatti saltare appositamente dalla nuova gestione. O peggio ancora che siano stati loro o qualche altro la miccia che ha fatto accendere il fuoco che ha animato il mese di giugno rossonero.
Il mercato del nuovo Milan infatti, non subirà netti stravolgimenti e non presenterà abissali differenze – in positivo e in negativo – rispetto a quello che sarebbe stato con la vecchia dirigenza. Almeno per quanto riguarda il livello medio dei giocatori e quel mix tra profili giovani e profili esperti. La controprova non esiste e la risposta forse non l’avremo mai, ma la sensazione sembra essere proprio questa.
Come una sensazione, null’altro per il momento, è che Furlani e Moncada vogliano e possano ripercorrere le orme di Maldini e Massara. Con le dovute differenze ovviamente, non vogliamo di certo toccare un tema sacro per qualcuno, ma tutti uniti per il bene del Milan. Almeno possiamo provare a pensarla così? Settembre ed il tempo ce lo diranno ma il Milan, come sempre, dovrà essere la priorità di tutto.