Il calciomercato è iniziato ufficialmente solo una settimana fa, ma una cosa la possiamo dire con quasi totale certezza. Tra le big – le sette sorelle del campionato, per intenderci – il Milan sembra (e molto probabilmente sarà) quella che maggiormente verrà stravolta dal mercato estivo. Inevitabile dopo la scorsa stagione, fatta di qualche alto (quasi esclusivamente in Champions League) e tanti bassi, con un piazzamento Champions evidentemente favorito dalla penalizzazione inflitta alla Juventus ed un percorso in Serie A e Coppa Italia alquanto rivedibile.
Ecco, dunque, che – grazie anche ai tanti soldi incassati dalla cessione di Sandro Tonali – il Milan stravolgerà la rosa a disposizione di Pioli, con tre acquisti già ufficiali, un quarto in arrivo ed almeno altrettanti da piazzare. La difesa non subirà grossi stravolgimenti, mentre il centrocampo – orfano di Diaz e Tonali, e senza Bennacer fino al 2024 – accoglierà tanti volti nuovi, e qualcuno anche in attacco.
Milan, il calendario non è stato benevolo
Nonostante troppi abusino della (sbagliata) frase fatta “tanto prima o poi bisogna affrontarle tutte“, siamo certi che Stefano Pioli avrebbe sperato in un inizio di stagione più “soft”, che lo avesse messo di fronte a non troppe squadre di prima fascia. Ed invece, l’algoritmo della Lega Serie A è stato poco benevolo lo scorso 5 luglio, quando ha stilato il calendario del prossimo campionato. Nessuno dei top club, nelle prime dieci giornate, ha un cammino tanto arduo quanto quello del Milan: la Roma alla terza, il derby contro l’Inter quella dopo, la Lazio alla settima, la Juventus alla nona, il Napoli alla decima. Senza contare che il Diavolo alla prima giornata va a Bologna (squadra ostica ottimamente allenata) e alla seconda riceve il Torino (come sopra). Il tutto intramezzato dagli impegni in campo europeo.
Sia chiaro, non ci fasciamo la testa prima del dovuto, ma sarebbe oltremodo auspicabile che il 20 agosto la squadra sia completa, per permettere al Milan di essere al massimo già dalle prime giornate, che mai come quest’anno rischiano di avere un peso specifico importantissimo su tutto il prosieguo del campionato, visto che in due mesi si affrontano le cinque avversarie più forti, due compagini sempre rognose contro le big e “solo” tre squadre che sulla carta sono da seconda metà della classifica, ovvero Hellas Verona, Genoa e Cagliari. Motivo in più, dicevamo, per arrivare presto a chiudere quelle operazioni di mercato già programmate e necessarie, senza l’inutile e dannosa fretta di vincere una gara a chi compra e spende di più, ma con la consapevolezza che serve tempo per sperimentare e assemblare tante novità.
