Una giovane promessa ma mai consacrata, così su definito Hackim Mastour ai tempi delle giovanili del Milan. Durante un’intervista a Pianeta Serie B, il centrocampista marocchino è tornato a parlare così di quei tempi da giocatore della Primavera rossonera. Ecco le sue dichiarazioni:
“Ho il grande rammarico di essermi fidato delle persone sbagliate. Mi vedevano come una macchina di soldi e soprattutto da spremere. Ogni volta che entravo in campo buona parte della gente si aspettava che prendevo palla e scartavo tutti andando in porta col pallone“.