Prima della gara esterna contro la Roma, valida per il posticipo della ventiquattresima giornata del campionato in corso, il direttore tecnico del Milan, Paolo Maldini, ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “Sono felice di lavorare in questo club, che è storico. Tomori? Ha caratteristiche particolari, è veloce. Secondo noi, era un possibile rinforzo per questo finale di stagione. Il diritto di riscatto è molto alto, valuteremo se esercitarlo”.

Sull’esclusione di Romagnoli: “Sicuramente, non è contento. Mi permetto però di dire che, se il Milan ha 17 punti in più rispetto all’anno scorso ed è secondo, il merito è di tutti i giocatori, anche di Alessio”.

Su Ibrahimovic: “Da sempre, ci si aspetta da lui una grande partita. Non si farà influenzare da una settimana particolare, non lo nascondiamo. Con Zlatan parliamo ogni settimana. Non ci sono grandi novità sul suo futuro. Ibra è un grande professionista, avevamo tardato a rinnovargli il contratto perché c’era una situazione particolare all’interno del club e lui aveva preso questo impegno. Lui ci aveva fatto sapere che aveva un impegno, ma non ci aveva detto che sarebbe andato al Festival. Solo successivamente abbiamo scoperto che si trattava di Sanremo. In ogni caso, sappiamo gestire questa situazione, perché il Milan è un club serio e Ibra è un giocatore serio”.

Sulle ultime quattro partite: “Ho pensato se parlare alla squadra, ma ho deciso di non farlo. Per diventare grandi, serve tempo. Siamo cresciuti molto, ma non siamo il Bayern Monaco e non siamo il Manchester City. Ciononostante, abbiamo fatto meglio di quanto ci si aspettasse. Il calo è anche stato fisiologico, ma non c’è stato bisogno di un mio intervento”.