La situazione in Casa Milan è paragonabile a numerose scene di Dantesca memoria. Questa volta, sospesi nel limbo, ci sono Paolo Maldini, Stefano Pioli e Jack Bonaventura. Un futuro già scritto, lontano da Milano, con un presente da fronteggiare con il massimo impegno, per salutare a testa alta. Eppure, probabilmente, nessuno di questi avrebbe mai pensato di concludere il percorso da “separati in casa”, perché realisticamente parlando sta succedendo proprio questo. L’ombra di Ralf Rangnick è imponente e rivoluzionerà tutto il panorama rossonero, a breve, nonostante l’ufficialità sia ancora questione di tempo. Elliott con diplomazia, ma neanche troppa, sta temporeggiando fino al termine del campionato per poi dare il via libera. Ecco quindi che si prospetta un mese di fuoco, con un Stefano Pioli che proverà a mantenere lo stesso spirito di prima, anche se la sua avventura sembra ora più che mai vicina al capolinea.

Paolo Maldini, sarà un addio o un arrivederci?

Nonostante tutto, c’è una stagione da finire ed un obiettivo da provare a centrare. Come accaduto sinora, Maldini continuerà a stare vicino al gruppo e soprattutto all’allenatore, anche per provare a togliersi una soddisfazione dopo il mare di critiche ricevute. Che poi, se Paolo sia o meno un dirigente di livello non è possibile comprenderlo dopo solo due stagioni in un clima del genere. Anzi, l’affare Theo Hernandez è stato l’emblema di quello che un uomo di calcio con la sua esperienza può donare al club. Ed al di là di questo, chi meglio di lui può accogliere i ragazzi a Milanello? Simbolo del club, segno indelebile nella storia del Milan. Maldini sarà fondamentale nel provare a mantenere solidità in un gruppo che deve ancora giocarsi tutto (o quasi). E che la sua separazione con i rossoneri non sia solamente questione di pochi anni.

Stefano Pioli, un altro mese di grande professionalità

E che dire di mister Pioli, anima instancabile di questo Milan. L’ex tecnico di Lazio ed Inter, seppur criticato fin dal suo arrivo, ha saputo dare equilibrio ed un’identità a dei ragazzi scossi dal terribile inizio di stagione. Tanta umiltà ed impegno, il merito di essersi saputo mettere a disposizione di Zlatan Ibrahimovic e costruire un modulo che potesse far risaltare le qualità dello svedese. Adesso sarà un po’ più difficile, l’assenza di Ibra peserà e non poco sia in termini di carattere che per questioni numeriche in rosa. In più, motivare dei ragazzi che potresti salutare tra poche settimane non è per niente semplice, soprattutto alla luce di ciò che sta girando intorno al nome di Rangnick. Pioli dovrà dimostrare ancora per un mese quanto di buono ha saputo trasmettere alla squadra in questi mesi. Con grande professionalità, ma su questo ci sono davvero pochi dubbi.

È davvero finita per Jack?

Un altro punto interrogativo, anche se meno grande di altri, riguarda Jack Bonaventura. L’ex Atalanta ha mandato più volte segnali al Milan via social, facendo pensare che il matrimonio con i rossoneri sia arrivato al termine. L’infortunio, l’illusione al rientro e poi la seconda ricaduta: la stagione di Jack non è da ricordare, ma paradossalmente proprio nel rush finale potrebbe essere arrivato il suo momento. Lo stop di Ibra ha rimescolato le carte e Bonaventura potrebbe guadagnare posizioni, soprattutto se alla fine dei conti Stefano Pioli deciderà di schierare al centro dell’attacco Ante Rebic. Così facendo, Calhanoglu sarebbe il rifinitore del croato e la fascia diventerebbe vacante. L’unica possibilità, a meno che non venga alzato Theo Hernandez, è posizionare Bonaventura come esterno d’attacco, ruolo in cui ha già mostrato buone cose, soprattutto con Montella. E che questa chance non possa incidere sul suo futuro, che in virtù di buone prestazioni potrebbe essere ancora a tinte rossonere.