Paolo Maldini ha ricevuto questa sera a Cesena il Premio Azeglio Vicini, giunto quest’anno alla sua terza edizione. Queste le parole del direttore tecnico del Milan a tmw.com: “Questo premio significa tanto per me. Vicini è stato uno degli allenatori che ha creduto in me fin da subito, mi ha convocato in Under-21 quando avevo 17 anni, in una squadra molto forte. Non ho giocato ma ho fatto parte di quella squadra che poi nell’88 ha fatto l’Europeo in Germania e poi l’esperienza del ’90, una cavalcata esaltante“.
Maldini parla del momento del Milan: “Stiamo bene, ieri abbiamo confermato quello che abbiamo fatto fino a un mese e mezzo fa. Abbiamo qualche infortunato ma questo non ha scalfito il nostro spirito post lockdown. Devo dire che questa squadra ha sempre una convinzione maggiore di poter arrivare ai risultati sperati. E’ stata una piacevole sorpresa avere mille persone dentro lo stadio. Certamente mille su una capienza di 78mila per noi è poco, ma è già qualcosa. Sembra che dal 7 ottobre in poi si possa avere in percentuale una presenza maggiore. Vedremo cosa succederà. Scudetto? “La Juventus è naturalmente favorita, ma l’Inter mi sembra abbia accorciato le distanze. Devo dire che anche il Napoli ha una struttura sempre molto forte e molto tecnica“.
La conclusione è sul mercato: “In questo momento abbiamo qualche problema per via delle defezioni, con Musacchio operato e fuori per due settimane, Romagnoli fuori da un mese e Duarte che è out da un po’. Siamo contati, stiamo vedendo cosa fare, questa è una squadra già molto equilibrata nel numero dei giocatori e anche nelle posizioni, avendo due giocatori per ruolo. Se potremo migliorare la squadra, lo faremo. Nastasic? In teoria tutti i giocatori buoni a noi piacciono. Poi bisogna vedere se sono compatibili con quello che è il nostro bilancio. Calabria? Io di lui ho un’opinione alta, lo conosco da quando giocava con mio figlio Christian, so benissimo dove può arrivare“.