Milan e Inter hanno superato gli ottavi di finale in maniera diversa: i rossoneri hanno dominato sia l’andata che il ritorno, segnando però solo una rete nella gara casalinga, mentre i nerazzurri, baciati dalla fortuna, sono riusciti a sfruttare l’1 a 0 di San Siro, per poi chiudersi ad Oporto. Entrambe, però, devono dire grazie ai loro portieri. Infatti, sia Maignan che Onana, sono risultati determinanti negli ultimi minuti della gara di ritorno.
Il francese, assente per lunga parte della stagione, è stata la mancanza più grande dei rossoneri in questa stagione. Le sue prodezze, la sua personalità e la ricerca dell’attenzione e della perfezione, sono punti di forza del quale il Milan ha usufruito nella scorsa stagione, mentre quest’anno, a causa del suo infortunio, è stato costretto a farne a meno.
Ma il portiere rossonero, nonostante i pochi mesi in Italia, è riuscito a portare dalla sua parte l’opinione di tutti: è il più forte in Italia e sicuramente tra i più forti al mondo.

È nata, però, una rivalità con André Onana, acquistato dall’Inter per sopperire al declino di Handanovic (vista l’età), che pian piano si è preso titolarità e fiducia. Il portiere del Camerun, ha mostrato fino ad ora grandi qualità, sia nella difesa della porta, che nell’impostazione con i piedi. Dotato di un ottimo rilancio, spesso – come Maignan – utilizza il suo lancio per superare la prima fase di pressing, così da velocizzare l’azione.
I due però, nonostante siano simili tecnicamente, hanno si differenziano molto.
Il rossonero, ad esempio, si è dovuto fare da solo, sin dalle giovanili del Psg, fino al Lille, con il quale ha vinto un campionato, e poi al Milan, dove si è verificato l’exploit. Onana, invece, ha sempre goduto di un’ottima stampa, visto che è uscito dalla cantera prima blaugrana del Barcellona, e poi da quella dell’Ajax, con la quale ha giocato molte gare di Champions e vinto numerosi campionati.

Ma, come anticipato prima, i due sono molto diversi, ed ecco perché. Se il numero 16 in maglia rossonera si è costruito tutto in autonomia, senza l’aiuto di nessuno, ma contando solo nelle sue qualità e nelle sue meravigliose caratteristiche tecniche e fisiche, il portiere dell’Inter si è praticamente bruciato da solo. Litigi con allenatori, dirigenti, scelte sbagliate e papere col club e soprattutto in nazionale. Il francese è dotato di una concentrazione massima non solo durante le partite, ma per tutta la settimana. Maignan, infatti, non ha bisogno di rilasciare dichiarazioni per elogiarsi, ma lascia parlare il campo. Non ha bisogno di mostrarsi sbruffone e provocatore. Mentre Onana, nonostante sia un ottimo portiere, molte volte casca in errori di supponenza.

La testa è ai sorteggi di Champions League che si svolgeranno venerdì. Milan ed Inter potrebbero affrontarsi ai quarti della coppa dalle grandi orecchie come nel 2005. Maignan ed Onana, che ancora non hanno affrontato contemporaneamente il derby di Milano, potrebbero farlo per la prima volta in un match infuocato, dal valore inestimabile e dall’adrenalina inarrestabile. Chissà cosa riserverà il futuro alle due squadre milanesi, che nel frattempo sognano di raggiungere le semifinali.