Nella serata di Francia-Belgio, L’Equipe dedica un articolo sulla storia di Mike Maignan, attualmente uno dei migliori giocatori a disposizione di Didier Deschamps.

Arrivato nella Francia continentale dopo aver passato i primi anni nelle Cayenne, Mike è stato un ragazzino dedicato al calcio e alla famiglia, con sorelle e madre da aiutare dopo gli studi ed il pallone. I suoi ex conoscenti parlano di lui come un giovane adorabile ed educato, già uomo nonostante la mancanza del padre come punto di riferimento.

Poche chiacchiere ma voti…così così. Maignan era destinato a fare il portiere sin da subito, tanto da attirare la simpatia degli educatori del tempo per la sua determinazione. Frank Raviot, responsabile dei portieri del centro Espoirs (collegato a Clairefontaine, sede della Nazionale francese), approva il suo talento nel 2008. Ma il PSG mette gli occhi su di lui grazie a Pierre Reynaud, reclutatore storico dei parigini.

“Abbiamo spiegato a Mike che, date le sue pagelle e certi atteggiamenti, eravamo obbligati a condizionare il suo futuro ingresso a un miglioramento dei suoi voti, ma gli abbiamo detto che questa era LA condizione per entrare con noi. Ti diamo un anno e poi vedremo. Ricordo di aver sentito, in quell’incontro, che Mike era ricettivo, che aveva registrato bene il messaggio. In brevissimo tempo si è buttato nel suo progetto. Ero convinto che avrebbe vinto la sua sfida“. Maignan vince anche questa sfida: i suoi voti salgono ed entra nel PSG solo un anno dopo. E oggi, dopo 10 anni e più, invita i ragazzini a Milanello. Ma solo quelli più bravi a scuola…