A distanza di quasi 24 ore, l’impresa di Leao e compagni, che hanno battuto in maniera convincente il Psg di Donnarumma e Mbappé – in una gara delicata da dentro o fuori – è ancora negli occhi di tutti. Ieri sera non c’è stato spazio per le emozioni, nonostante l’atmosfera infiammata di San Siro, che ha trascinato il diavolo alla vittoria. Si è parlato tanto, forse troppo in questi giorni, mettendo in ballo le certezze di una squadra che ha un’anima, ma ha anche dei traumi di un mese, quello del gennaio scorso, che ancora fa paura. Milan-Psg, aveva dentro tanti significati, ma il primo tra tutti era cercare di capire se la squadra di Pioli fosse in crisi. Tutto il team era chiamato a dare delle risposte, a cancellare la pessima figura di sabato contro l’Udinese, in cui probabilmente, la testa, era altrove. Ed ora sappiamo dove. In una notte magica per i tifosi, una stella ha brillato tra tutti: Rafa Leao.
Il fattore “L”
Una tempesta si è abbattuta ieri sui parigini, un dominio fisico, tecnico e di qualità del portoghese con la maglia numero 10 del Milan. E’ giusto criticarlo quando rimane a secco di reti o di assist, perché le sue abilità sono troppo superiori a quelle degli avversari, ma spesso si esagera nei suoi confronti. Eppure, i giudizi su di lui, questa volta lo hanno caricato, mettendo in scena una prestazione da top al mondo. Il gol di ieri sera, con una delle tante azioni partite da lui, è una perla. Come al solito fa ammattire la retroguardia avversaria, ed è inarrestabile anche quando parte da fermo e non lanciato. Una quantità di palloni diventati occasioni da rete, solo perché passati dai suoi piedi. Rafa Leao è l’ingranaggio che aziona la fase offensiva del Milan, e per questo da lui ci si aspetta sempre di più. Immarcabile ieri sera, ha letteralmente “umiliato” Hakimi, uno dei terzini più forti al mondo, nonché uno dei più veloci. Sembravano esserci più di tre categorie di differenza. Leao, con la leva “on” trascina la squadra ai risultati, con gol e assist, che equivalgono a vittoria per il Milan.
Leao costante tutta la partita
Lo abbiamo visto inseguire tutti, con la sua corsa ciondolante e quel fisico che ormai non gli fa perdere neanche un contrasto. Ieri il portoghese sembrava volersi caricare la squadra sulle spalle. La heatmap del classe ’99, ci mostra come sia stato presente in tutte le zone del campo, anche in difesa, quando c’era da soffrire. I francesi avevano a disposizione un’armata in avanti, che non ha sortito alcun effetto, anche grazie alla compattezza tra i reparti. Senza dimenticare le chiusure, quasi da terzino, su Hakimi. È questa la gara in cui ha manifestato grinta, anima e personalità, in cui ha messo la squadra al primo posto, lasciandosi comunque andare a discese meravigliose ed eleganti.
Ciò che gli appassionati di questo sport si augurano, è che Rafael Leao possa finalmente aver raggiunto il livello più alto, lo scatto mentale che tutti da lui si aspettano. E se davvero, nei prossimi mesi il portoghese avrà mantenuto questo standard, il Milan probabilmente sarà in lotta per vincere tutte le competizioni.
