Tra le file del Diavolo, a distanza di qualche giorno dal rumors lanciato da SkySport, la pista che porta all’ex Deulofeu non sembra infiammare Elliott ed i suoi progetti. Una domanda sorge spontanea. In virtù di ciò che ha già mostrato al Milan, perché bocciare questa ipotesi senza neanche rifletterci? Difficile rispondere. Sarà perché le minestre riscaldate dalle parti di Milanello non sono sempre state efficienti come si sperava, sarà che il fondo americano dovrà calibrare bene gli acquisti e probabilmente le necessità chiamano altrove, ma uno come Gerard, che è stato tra le chiavi del ritorno in Europa del Milan, meritava più attenzione. Per diversi fattori.

Una soluzione tatticamente utile

Partiamo dall’aspetto tattico. Durante la gestione Montella lo spagnolo giocò alto a sinistra o destra, talvolta sostituendo l’inamovibile Suso. Tanta corsa, un’esplosività palla al piede che pochi in Serie A potevano vantare, senza dubbio un giocatore che sapeva come accendere la luce nei momenti più bui. Emblematica quella cavalcata a Bologna con i rossoneri sotto di due uomini, poi l’assist per Pasalic che regalò tre punti dal peso d’oro. Questo è Deulofeu. Ma pensiamo un attimo al Milan di Pioli. Il pacchetto degli esterni sulla destra è composto da Castillejo e da Saelemaekers, con quest’ultimo che nonostante la generosità deve ancora migliorare dal punto di vista tattico. Considerando i vari impegni ed un settembre di fuoco, quanto farebbe comodo un cambio di tale spessore? Con Jack alle porte, serve un rimpiazzo di qualità e che si sappia adattare velocemente al calcio italiano. Chissà se questo aspetto è stato analizzato dalle parti di via Aldo Rossi.

Un affare sostenibile

La conoscenza del calcio italiano, del mondo Milan, di San Siro. Ma non solo. Gerard Deulofeu può rappresentare un ottimo investimento anche sul rapporto qualità-prezzo. Sì, perché considerando la retrocessione del Watford, per l’ex Barcellona non potranno esserci richieste folli e perciò il club britannico dovrà accontentarsi di cifre modeste. D’altra parte i rossoneri, risparmiando sul cartellino, potrebbero fare uno sforzo per mantenere invariato l’ingaggio dello spagnolo, che ammonta ai 3 milioni di euro circa. Di certo non somme spropositate. In più, Gerard è giovane (è un ’94) e può ancora dire la sua, a maggior ragione nel club che lo ha lanciato. I presupposti per rivederlo con la casacca rossonera ci sarebbero eccome, rimarrà da capire se la società rimarrà scettica su questa opzione o se riterrà opportuno investire in un altro ritorno che, a mio avviso, potrebbe rivelarsi più utile di quel che sembra.