Nonostante vi siano ancora diverse gare da giocare in questa prima pausa nazionali della stagione, già da giorni si stanno facendo le prime ipotesi sulla formazione anti Inter. Tra acciacchi, infortuni e nuovi innesti, restano ancora diversi dubbi, e molti verranno sciolti solo a ridosso del match, dato che alcuni rientreranno a due giorni dal derby.

Pare vi sia discreto ottimismo per il recupero di Theo Hernandez e forse anche per Giroud, ma finché non verranno effettuati i controlli anche dello staff rossonero, un po’ di apprensione resta. Ciò che invece è trapelato dalla giornata di ieri è che il problema muscolare per Kalulu purtroppo è confermato, pertanto è improbabile possa essere della partita.

Non essendoci per squalifica Tomori, si va dunque verso la coppia Thiaw-Kjaer, col capitano della Danimarca che ha un po’ scaldato i motori in questi giorni, avendo messo minuti nelle gambe sia con San Marino dove ha giocato l’intero match, sia contro la Finlandia contro la quale è entrato nel finale, momento in cui si è decisa la partita a favor di Simon e compagni.

La parabola del 24 milanista è un po’ un rollercoaster. Arrivato nello scetticismo a gennaio 2020, si è preso la scena molto presto ed è stato protagonista di una stagione e mezza di livello importante, trascinando la squadra con la sua leadership al ritorno in Champions. Nell’anno dello scudetto, un grave infortunio in autunno l’ha tenuto fuori buona parte delle partite, ma ha avuto attestati di stima da parte di tutti per il carisma che non ha mai fatto mancare. Nell’annata 22-23 appena passata, ha giocato meno, più per scelta tecnica che non per guai fisici e questo ha generato qualche frizione con Pioli, alcune volte anche piuttosto evidenti ai più. Questa estate ha esplorato l’idea di un addio anticipato, salvo poi in qualche modo accettare l’idea di esser la quarta scelta nelle rotazioni dei centrali rossoneri.

Lo slot di big match in arrivo, tra campionato e Champions, dirà molto su quello che Kjaer potrà ancora darà al Diavolo. Un’occasione forse inaspettata ma che in modo molto concreto delineerà il suo futuro. La sensazione visto il minutaggio chirurgico in nazionale, è che ne sia consapevole lui stesso. Siamo al redde rationem e il derby di sabato già dirà molto.