Il Milan è realmente uscito vincitore dagli addii di Donnarumma e Calhanoglu? Nelle ultime settimane, il clima attorno alla società non è stato dei migliori. La scelta di mantenere la linea progettuale imposta negli ultimi anni, ovvero non sforare nel budget, pur rischiando di perdere le pedine migliori, è ben salda. Ecco perché, Gigio ed Hakan, ora, non fanno più parte del roster milanista. Per la stragrande maggioranza dei tifosi, la fermezza e la classe con la quale il Milan e la dirigenza sono usciti da questa situazione, è da apprezzare. Altri, invece, continuano a sparare a zero su squadra e spogliatoio.
Ad esempio, la Gazzetta dello Sport, in un discorso analogo in merito alla convocazione di Kessie, e Singo, terzino promettente del Torino, dalla nazionale ivoriana, per le prossime Olimpiadi , titola in due maniere diverse: il rossonero è “Un caso”, mentre l’esterno del toro è “Singo Olimpico”, e viene dunque elogiato. Rispondere alla chiamata della propria nazione è sempre una soddisfazione ed un atto dovuto, anche se non gli permetterà di svolgere il raduno con la squadra. Una netta differenza, che fa comprendere quanto stiano spingendo, dopo quanto accaduto per Donnarumma e Calhanoglu, nel far diventare “un caso” tutto ciò che riguardi l’ambiente Milan.
Nel frattempo, i rossoneri hanno mostrato di essere solidi? La risposta è sì. Nonostante all’orizzonte ci siano molte situazioni da approfondire, quali il rinnovo del miglior calciatore della scorsa stagione, ovvero Kessie, oppure la permanenza, o meno, dei vari Romagnoli, Tonali, Leao, Hauge. E l’esigenza di completare la rosa il prima possibile. Ma la dirigenza non ha mai mostrato dubbi, o alcun tipo di insicurezza. Così come la scorsa estate, quando consegnò a Pioli una squadra all’altezza delle ambizioni. Una cosa è certa: agli occhi dei tifosi, il Milan è finalmente tornato grande, e ora ci si aspetta solo il grande colpo dal mercato, per continuare a sognare in grande.