Kakà, leggenda del Brasile e del Milan, ha parlato dei Mondiali che incombono (e dei quali sarà commentatore) alla Gazzetta dello Sport. Ecco alcune sue dichiarazioni importanti.
Sul suo Pallone d’Oro: “Per me quella vittoria è stata bellissima anche perché, fino a quando non ha vinto Modric, ogni anno che toccava a Leo o a Cristiano tutti si ricordavano di me: ero stato l’ultimo prima della loro collezione“.
Sul Mondiale senza Italia: “La vostra esclusione dal Mondiale fa male anche a me. Però bisogna essere ottimisti, anche perché l’Italia ha vinto l’Europeo: se ci aggiungi Brasile e Argentina è un piccolo Mondiale. Forse l’eliminazione del 2018 è stata un po’ sottovalutata, ma vedo che adesso ci sono tanti giovani interessanti“.
Sul vedere il Milan agli ottavi di Champions League: “Bellissimo. Vorrei venire in Italia per la sfida con il Tottenham. Il Milan ha preso la direzione giusta, mi piace il lavoro a lungo termine impostato dalla società“.
Sul voler giocare in questo Milan: “Eh sì, è una squadra divertente, verticale e molto organizzata. Pioli è stato bravissimo a dare un’identità chiara e a fare un lavoro completo e coinvolgente, così quando manca qualcuno non è un problema“.
Sul Maldini dirigente: “Conoscendo Paolo, sapevo che avrebbe fatto bene qualunque cosa. È un uomo molto intelligente, competente e corretto. Meno male che ha deciso di fare il dirigente del Milan… Ci sentiamo ogni tanto. Io ho studiato, ho fatto tre corsi di gestione sportiva, una di business dello sport e uno da allenatore. E magari farò il direttore sportivo“.