Il presidente della Juventus Andrea Agnelli torna sulla vicenda Superlega e lo fa nel giorno della conferenza stampa di addio di Fabio Paratici. Il numero uno bianconero ha così spiegato il progetto.
“Per anni abbiamo cercato di cambiare dall’interno le competizioni europee, sono diventato presidente dell’ECA ma non si può ignorare come il sistema concentri in un monopolio il potere economico, esecutivo e giudiziario del calcio europeo nelle mani dell’Uefa, che assegna arbitrariamente licenze. È un sistema inefficiente. La Superlega non era un colpo di stato, ma un grido d’allarme. Da parte dell’Uefa c’è stata chiusura totale, con termini offensivi e che si è concretizzata nelle minacce di esclusione di soli tre club, con arroganza e pressioni indebite, in totale spregio di un provvedimento del Tribunale di Madrid e in pendenza di un giudizio alla Corte di Giustizia Europea. Il calcio non si riforma così“.