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Luka Jovic, il nuovo “Mister X” rossonero che vuole dimostrare di non essere da meno a Taremi

Flashback. L’acquisto all’ultimo secondo di Luka Jovic porta alla memoria del Condor. Quei bellissimi giorni lì: si sapeva che Adriano Galliani avrebbe fatto di tutto per far contenti un’ultima volta i tifosi del Milan prima di chiudere le porte del mercato. Qualche volta, però, c’è stata delusione dopo le grandi promesse durate tutta un’intera sessione. Come nel 2023 si dice manchi il grande bomber, nel 2011 si diceva non fosse arrivato effettivamente il top player a centrocampo.

Mister X, così si chiamava. Tutti sapevano il nome, anche se qualcuno ha cercato di raffreddare le quotazioni pensando ad Alberto Aquilani, poi arrivato davvero. E quel grande, grandissimo giocatore, era Marek Hamsik. Il Napoli decise di trattenerlo grazie ad un blitz di Aurelio De Laurentiis, il quale pensò bene di non cedere uno dei suoi tenori ad una diretta rivale. Alla fine, Galliani colpì: nel malumore generale arrivò Antonio Nocerino l’ultimissimo giorno di mercato. Qualcuno pensò ad una beffa. Uno dei peggiori acquisti del Condor. Un contentino. Perché sì, Nocerino era bravino ai tempi, ma non era Hamsik. Una discreta riserva, niente di più.

Vi ricorda niente? Perché attualizzando il paragrafo precedente, tutto torna. Aquilani come Okafor, Taremi come Hamsik, Galliani come Furlani…e Jovic come Nocerino. Unica nota stonata è l’assenza del De Laurentiis odierno, e se vogliamo proprio rafforzare il concetto possiamo stonare parlando dell’entourage iraniano. Ma se proprio si vuole, eh.

Ma perché Luka Jovic come Antonio Nocerino? In primis, come già detto, la delusione del colpo mancato e l’essere arrivato da seconda/terza scelta. In secundis, il passaggio ad un prezzo irrisorio (500.000 euro al Palermo, mentre l’attaccante arriva a costo zero) da una piazza che lotta per gli ultimi posti europei ad un Milan che vuole il vertice, nonostante i calciatori sembrino AL MOMENTO fuori luogo. Infine, l’apporto tecnico e psicologico che può dare. Come il centrocampista napoletano, il serbo è conosciuto per il pressing, per la verve agonistica. In una squadra rossonera dove non mancava il talento, serviva il mastino in zona offensiva. Esattamente come accade al giorno d’oggi nella squadra di Pioli.

A Firenze tutti sono dispiaciuti per il suo addio. Ero a cena nello stesso ristorante di Riccardo Sottil, che giocava con lui alla Fiorentina, e mi ha detto che è forte forte forte. Non è riuscito a dimostrare il suo valore a Firenze, ma è un giocatore incredibile“. Queste le parole lanciate da Bobo Vieri per parlare dell’ultimo acquisto rossonero. Siamo davvero di fronte ad una beffa per il mancato arrivo di Taremi? La storia si ripete, si sa.

Antonio Nocerino - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Antonio Nocerino – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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