Quattro anni a Milano, tra alti e bassi, poche presenze ed un anno in prestito ad Empoli, José Mauri è tornato a parlare della sua esperienza al Milan. Un’esperienza che lo ha fatto sicuramente crescere, ma che non lo ha visto protagonista con la maglia rossonera. Adesso una nuova avventura, vicino casa, in Argentina al Talleres.
“Ho scelto la squadra più vicina a casa. Non giocavo con continuità da Parma. Ho ritrovato me stesso, gli affetti e ho ricaricato le batterie. E adesso sono pronto per ritornare in Italia. Sono felice. Ogni giorno mi chiedevano ‘ma eri al Milan perché sei venuto qui? Ti hanno cacciato?’. Ho risposto che avevo scelto io di tornare“. Così il centrocampista commenta la sua scelta di tornare in patria.
Un ritorno in patria con nuove consapevolezze e più esperienza: “Quando sei in uno spogliatoio come il Milan cresci per forza. Al Milan devi diventare uomo, ci sono grandi campioni che ti danno consigli. Ricordo quando c’era Mihajlovic che facevamo una partita e poi davanti a tutti ti chiedeva un parere. E io a diciannove anni che dovevo dire? Anche in panchina ci faceva stare concentrati. Studiavo la partita, così ero pronto a rispondere“.
Infine, una chiosa sulla situazione attuale del club rossonero che, a detta sua, dura da tempo: “C’è confusione e dura da un po’. Quando si prendono delle decisioni andrebbero portate avanti fino alla fine. I calciatori quando non si sa cosa accadrà magari sono distratti“.