La Gazzetta dello Sport ha intervistato tramite il proprio sito Maurizio Viscidi, responsabile delle giovanili azzurre, per parlare della quantità di talenti italiani delle Under del Milan.
Analisi delle categorie: “Il Milan è una scuola tecnica. Esprime giocatori più tecnici che fisici. Il continuo travaso di giocatori tra prima squadra, Milan Futuro e Primavera sarà complesso da gestire, ma la squadra U23 è utilissima. Per arrivare in alto bisogna crescere a step progressivi e farlo in un club per me comporta meno rischi“.
Su Camarda: “Francesco ha forza e potenza, ovviamente è molto bravo a cercare la profondità e fa gol. Chi vede in lui astuzie da adulto non sbaglia: è maturo. Rischi che si monti la testa? Non lo trovo assolutamente montato, in spogliatoio è simpatico, solare, e i compagni lo amano perché è generoso, pressa, rincorre, attacca lo spazio. Tecnicamente può migliorare, certo“.
Su Liberali: “Ricordo il suo primo anno, con l’Under 15. Al torneo di Gradisca, quando è uscito, la tribuna si è alzata in piedi ad applaudire: la gente ama i giocatori tecnici e lui li aveva fatti divertire. Per me potrà giocare ad alto livello in un calcio tecnico, di dominio, offensivo. Per lui più che per altri, è importante trovare la squadra giusta perché la sua struttura non è così atletica. In una squadra che punta sulla forza, non renderebbe“.
Su Zeroli: “Kevin ha grandissima duttilità e struttura fisico-atletica. Ha intelligenza, disponibilità a fare le due fasi, è bravo a inserirsi e copre facilmente il campo. Per lui, è come se il campo fosse lungo 60 metri, non 105. Deve prendere consapevolezza che è forte e può determinare“.
Su Bartesaghi: “Bartesaghi deve migliorare nel contrasto e nella cattiveria in fase difensiva perché per il resto ha ottime qualità. Ha struttura ed è un ottimo costruttore: quando c’è lui dietro, la palla esce sempre bene“.
Su Magni: “Magni sarà sempre un terzino a destra, come Bellanova. Rispetto a lui, sterza un po’ di meno: quasi sempre va dritto per dritto e qui può migliorare. La tecnica è normale ma è potente atleticamente, serio, ha applicazione totale“.
Su Comotto: “Per me diventerà un Montolivo, molto bravo a costruire, inserirsi, tenere palla. Ha ampi margini di crescita biologica perché è cresciuto meno di altri ma, anche così, riesce a essere performante. Pensate a che cosa farà quando metterà chili e muscoli. E’ un po’ in ritardo ma questo è un vantaggio. Ricorda un po’ Fazzini per eleganza ma forse, rispetto a lui, è meno trequartista e più costruttore“.
Giudizio generale: “Sia e Scotti per me sono giocatori simili, punte esterne o ali, rapidi, senza grande struttura. Sia probabilmente è più realizzatore ma entrambi hanno bisogno di migliorare per arrivare ad alto livello. In quel ruolo, non è semplice. A me piace Emanuele Sala, da centrocampista centrale è poco appariscente ma molto utile. Sa fare tutto bene“.