HomeNewsPippo Inzaghi: "Juventus-Milan partita enigmatica, ma i bianconeri sono favoriti"

Pippo Inzaghi: “Juventus-Milan partita enigmatica, ma i bianconeri sono favoriti”

L’ex centravanti di Juventus e Milan Pippo Inzaghi, attuale allenatore del Benevento, ha parlato ai microfoni dell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport della ripresa della stagione e della gara in programma stasera, valida per la semifinale di ritorno di Coppa Italia: “Il mio primo pensiero? Provo grande gioia e grande emozione. Speriamo che il pallone ci porti serenità. Nel periodo peggiore, quando ogni giorno c’erano tantissimi morti, nessuno aveva voglia di calcio. L’unica esigenza era quella di pregare e sperare. Mi auguro che questa drammatica esperienza serva per far tornare tutti sulla terra anche nel nostro mondo, ridimensionando certe cifre assurde”.

Su Juventus-Milan: “Ci sono tante incognite, nessuno può essere al 100%. La Juventus è favorita, è superiore e ha alcuni vantaggi, ovvero il risultato dell’andata, il fattore campo, anche se non c’è il pubblico, e le assenze pesanti nel Milan. In ogni caso, in una gara secca può succedere di tutto e proprio lo stadio chiuso può essere d’aiuto per i rossoneri. Dal punto di vista tattico, non mi aspetto stravolgimenti perché c’è stata solo qualche settimana di lavoro sul campo. Gli allenatori cercano di dare certezze e, soprattutto in un momento come questo, escluderei grosse novità. Mi spiace che sia saltata la sfida tra Ronaldo e Ibrahimovic”.

Sui cinque cambi: “Non mi piacciono, stravolgono troppo. Adesso, però, sono utili per ridurre il rischio di infortuni, che comunque ci saranno, come dimostra la Bundesliga. In ogni caso, l’aspetto fisico conterà tanto, gli ultimi minuti saranno determinanti più del solito, ma alla fine la qualità verrà sempre a galla”.

Su Cristiano Ronaldo: “Lo porto come esempio nel mio spogliatoio perché so come si allena. Ciononostante, sono un po’ arrabbiato con lui e Messi. Grazie a loro, sembra che nelle coppe io e Raul abbiamo segnato poco”.

Sulle porte chiuse: “Sofferenza per i giocatori? Sì, però, in questo momento, bisogna sapersi accontentare. È già bello che si possa giocare. Sono anche sicuro che si troverà una soluzione per riaprire parzialmente gli stadi, così come si è trovata per parchi acquatici, discoteche, teatri e cinema. Sarebbe un bel segnale per la gente”.

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