Un altro round della battaglia scudetto tra Milan e Inter ha visto suonare la campanella, e la buona notizia per tutti i tifosi del Diavolo è che la distanza in classifica tra rossoneri e nerazzurri è rimasta invariata con una giornata in meno alla fine del campionato. Una giornata nella quale, come accadrà praticamente sempre da qui al 22 maggio, vedeva sulla carta un impegno più ostico per la truppa di Pioli che per quella di Inzaghi. Entrambe hanno vinto con un gol di scarto: 1-0 il Milan a San Siro contro la Fiorentina, 2-1 l’Inter ad Udine. La partita della Dacia Arena è terminata da poco più di un’ora, e la sensazione è che a fare la differenza per la vittoria finale possa essere la condizione atletica, che in questo momento della stagione assume un peso specifico se possibile ancora maggiore del solito.
Corsa scudetto, la condizione atletica farà la differenza
Ed in tal senso, le differenze tra Milan e Inter appaiono piuttosto evidenti: a San Siro, la Fiorentina è venuta a giocarsela come le piace fare contro le big, palleggiando e mettendo in campo la qualità dei suoi uomini di centrocampo ed attacco. I Viola hanno battagliato ad armi pari fino al 60′, ma nell’ultima mezz’ora di gioco a fare la differenza è stata, appunto, l’ottima condizione atletica degli uomini di Pioli, che – complici anche i buoni ingressi dalla panchina – ha permesso di crederci fino alla fine senza che le gambe venissero meno. Non lo stesso che si può dire dell’Inter, che – come a Bologna – è partita benissimo, salvo poi subire il ritorno degli avversari, che però stavolta sono riusciti solo ad accorciare le distanze. Insomma, un’Inter il cui serbatoio ha visto accendersi la spia della riserva, ma che – a parere di chi scrive – difficilmente perderà altri punti per strada da qui alla fine.
Milan, sette punti senza sperare troppo in altri regali
Lo sapevamo già, il calendario dell’Inter da qui alla fine è assolutamente in discesa: l’Empoli già salvo, il Cagliari in caduta libera da un paio di mesi a questa parte e con un probabile cambio di allenatore all’orizzonte, e all’ultima una Sampdoria che, a meno di eventi clamorosi, sarà già salva, non paiono costituire avversari in grado di sottrarre altri punti alla Beneamata. Ecco perchè, per il Milan, non c’è altra soluzione che fare questi sette benedetti punti, senza sperare troppo in altri regali “stile-Bologna”. Bisognerà lottare contro tutto e tutti, traendo forza dal meraviglioso popolo rossonero che anche oggi ha portato a San Siro un’atmosfera straordinaria. Contro tutto e tutti anche perchè, ancora oggi, il Milan è stato vittima di un paio di clamorosi torti arbitrali: il mancato rossonero a Maleh a metà primo tempo ed il netto rigore non concesso per fallo di Ikonè su Leao. Sarà durissima, caro vecchio cuore rossonero: ci aspettano tre settimane di passione…