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Inter-Milan 1-2: Pioli, Maldini e gesto dell’ombrello (a chi se lo merita, s’intende…)

Inter-Milan 1-2, tripudio di colori rosso e neri per le strade di Milano. Il derby, dopo tantissimo tempo, è del Milan e per una volta la vittoria deve essere celebrata, con tanto di gesto dell’ombrello a chi se lo merita. Sì, proprio così: perché questa squadra, non va dimenticato, al 70’ si trovava ipoteticamente a -10 dai nerazzurri e con la possibile risalita di avversari dalle retrovie. In 20 minuti, invece, -1 dai cugini e pressione, ora, tutta su di loro. Che domenica dovranno affrontare il Napoli.

Inter-Milan 1-2, la pressione è ora tutta nerazzurra

Già, vincere e piazzare la zampata al momento giusto. Perché ora l’Inter dovrà affrontare i partenopei e, in un modo o nell’altro, in caso di successo per il Milan sarà un guadagno in classifica: sui nerazzurri, sul Napoli o, perché no, su entrambi con un pareggio. Fiducia. E goduria, bisogna ammetterlo, dopo un mese di gennaio estremamente difficile. E non a caso, nel dopo partita, Stefano Pioli è stato chiaro: «Sono troppo felice, questa squadra non molla mai». Già, Pioli: il tecnico che prova a mischiare le carte, ma che sa anche rischiare. A volte gli va bene, altre volte no. 

La rivincita di Stefano Pioli

Ma il derby di sabato sera è stata la sua più completa rivincita: ha cambiato le gerarchie, spedendo in panchina un Brahim Diaz spento da oltre un mese. E, dopo un primo tempo non giocato, ha deciso di rischiare e non di rimanere in attesa: fuori Kessie trequartista, dentro Diaz. Partita cambiata e Milan vittorioso. Ha tenuto in panchina Tomori, quando tutti avevano timore che Kalulu potesse soccombere sotto i colpi di Dzeko e Lautaro Martinez. Risultato: inglese a guardare il giovane francese trionfare in campo. E poi Messias e Krunic, che sanno di essere panchinari ma che hanno la massima stima di Pioli. Il quale, ormai, si è preso questo Milan: manca solo un titolo da conquistare.

La rivincita di Paolo Maldini

E poi c’è lui, Paolo Maldini. Che dopo la prova monumentale di Maignan in Inter-Milan 1-2, che nel primo tempo ha tenuto vivo il Milan con parate incredibili, ha mandato (metaforicamente, s’intende…) un bel gesto dell’ombrello ai tanti detrattori sul suo operato, quelli che dicevano ‘Ma come si fa a fare a meno di Donnarumma?’. Ecco, inutile negarlo: Magic Mike è un fenomeno, Gigione il fu numero 99 rossonero fuffa.

E che dire dei criticoni che vedevano di malocchio l’arrivo di Giroud (7 gol in 15 partite, con la media di una rete ogni 125 minuti), considerato un vecchio paracarro, e l’addio di Calhanoglu a parametro zero. Ah, caro Hakan: all’anno prossimo per assaporare (forse) il giusto di un derby vinto in campionato.

Inter-Milan: L'esultanza di Giroud, Romagnoli, Calabria e Florenzi dopo la vittoria (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Inter-Milan: L’esultanza di Giroud, Romagnoli, Calabria e Florenzi dopo la vittoria (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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