Intervenuto all’evento L’Amico Atletico, L’a.d dell’Inter, Giuseppe Marotta, ha parlato così del mancato scudetto dei nerazzurri ma non solo. Ecco le sue dichiarazioni:
Sul mancato scudetto: “Quest’anno vincere lo scudetto sarebbe stato il fiore all’occhiello, purtroppo non ci siamo riusciti. Siamo concentrati sulla prossima stagione, ci poniamo obiettivi importanti perché il Club ci obbliga a pensare sempre in grande. L’Inter è tra le più gloriose squadre al mondo“.
Sul gap con la Premier League: “Si, il gap si sta allargando e il nostro potere è diminuito. Ci siamo trovati impreparati nel momento della svolta, restando ancorati al mecenatismo degli anni ’90. A Milano c’erano le famiglie Moratti e Berlusconi, oggi Inter e Milan sono in mano a proprietà straniere che hanno portato soldi e un nuovo modello di business. Prima c’è stato un vuoto troppo lungo e perciò non siamo stati in grado di valorizzare le risorse. Ormai i top campioni passano dalla Serie A per andare in altri Paesi, ecco perché serve ritrovare la competitività che non sempre è possibile garantire solo e soltanto grazie alla spesa. Occorrono anche competenza e innovazione”.
Sull’Italia paese vincente: “La tradizione dice che siamo vincenti e Ancelotti lo dimostra. Il Made in Italy, anche lato dirigenziale, è al massimo livello. Dobbiamo ridurre il gap culturale che non sempre sappiamo accettare. In più dobbiamo investire sulla formazione, già dalle scuole elementari per avviare i bambini verso un percorso di protagonismo umano, prima che agonistico. Vedo dispersione eccessiva di talento e questo genera svantaggio nei confronti di altri Paesi“.
Sul Monza in Serie A: “Sono felicissimo, sono stato dirigente lì quando Galliani passò al Milan nell’87. La Serie A inorgoglisce tutti coloro i quali sono passati da questa splendida società. Anche la Cremonese è in A, dobbiamo imparare dai saggi presidenti come Berlusconi e Arvedi, praticamente coetanei“.