Intervenuto ai microfoni di DAZN, l’ex Milan Hakan Calhanoglu ha parlato così della sua evoluzione tattica avuta con Simone Inzaghi, che lo ha trasformato in un ottimo regista accettando e, di fatto, vincendo la sfida presentatasi già quando era al Milan. Ecco le sue dichiarazioni in merito:
Sulla lotta scudetto e sul suo ruolo attuale: “Io non guardo alla seconda stella prima del Milan, ognuno guarda in casa sua e noi lo facciamo, poi vedremo. Al Milan non ero ancora pronto per fare il regista, qui quando è successo lo ero. Ho detto subito sì perché volevo mettermi alla prova, quando hai l’età giusta ti pesa di meno. Per il mio percorso in questi mesi è stato molto importante e oggi mi sento il miglior regista del mondo“.
Su Pirlo: “Il mio idolo, lo conosco bene. Mi piaceva come stava in campo e la sua serenità. Non sentiva lo stress, è il numero uno. Il mio procuratore mi diceva che mi vedeva come Pirlo, non ci credevo. Dicevo che mi sentivo un numero dieci ma il tempo ha dimostrato che aveva ragione. Pirlo però è Pirlo, ha vinto tanto e non posso essere messo al suo livello”.